Iva al 4% anche su ibrido ed elettrico: l’ecologia sposa la disabilità
Ecologia e disabilità. Due tematiche guardate con sempre più crescente attenzione da parte dell’automotive italiano e che dal 2020 hanno incrociato le loro strade. Merito delle importanti novità apportate alla legge 104, che ha esteso l’IVA al 4% anche a veicoli ibridi ed elettrici a seguito dell’approvazione da parte del Parlamento del decreto fiscale 124/2019.
Per i primi, indipendentemente che siano mild-hybrid, hybrid o full hybrid, rimangono invariati i limiti di cilindrata entro i quali sarà possibile fruire dell’agevolazione: 2800 cc per i motori diesel e 2000 cc per quelli a benzina. Invece per quelli esclusivamente a batteria la soglia massima di potenza è fissata a 150 kW.
Anche se non è utilizzabile sui mezzi di grossa cilindrata, questa estensione del benefit colma una lacuna sempre più grande col passare degli anni, visto che la legge 104 risale al 1992, quando alimentazione ibrida ed elettrica ancora non esistevano.
Per usufruirne, sarà sufficiente che il diretto interessato presenti il certificato attestante la sua disabilità e l’autocertificazione di non averlo già adoperato nel quadriennio precedente. Il vantaggio, tra l’altro, è retroattivo: si ottiene anche se i requisiti sul piano burocratico saranno riconosciuti in un secondo momento. E le agevolazioni comprendono anche l’eventuale sostituzione dei beni che costituiscono l’ausilio alla guida per la persona portatrice di handicap.
Ma non soltanto fisco. Dal 1° febbraio 2020, grazie al protocollo d’intesa “Self per tutti” – sottoscritto da FAIP, Onlus, Unione Petrolifera, e Rappresentanti delle Associazioni di Categoria – le persone affette da disabilità, una volta giunte negli spazi preposti per il rifornimento delle loro vetture, potranno chiedere l’ausilio dell’operatore al prezzo però del self-service. Ciò permetterà loro di risparmiare fino a 10 centesimi al litro.
Per accedere a questa possibilità, i diretti interessati dovranno solo farne richiesta, dopodiché il personale della stazione di servizio espleterà le operazioni di accertamento. Al momento oltre 430 stazioni di servizio di tutta Italia hanno aderito al progetto.
Confermate inoltre altre due agevolazioni per i disabili: la detrazione IRPEF e l’esenzione dal pagamento del bollo. La prima rimane al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di spesa di 18.075,99 euro. Ciò significa che la riduzione più alta conseguibile è pari a 3.434 euro. Essa vale per un solo veicolo, si applica senza limiti di cilindrata su auto nuove e usate, e può essere richiesta fino a quattro anni successivi la sua data d’acquisto. Qualora se ne desideri fare nuovamente uso, si dovrà prima cancellare la precedente vettura dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). In questa cifra sono comprese anche le eventuali spese sostenute, sempre nello stesso arco temporale, per eventuali riparazioni al mezzo che però esulino dalla manutenzione ordinaria.
Per fare richiesta della detrazione IRPEF i diretti interessati dovranno presentare il certificato attestante la disabilità, rilasciato dalla Commissione incaricata, e un altro documento, a firma del proprio medico curante, che dichiari come quel sussidio occorra per facilitare la loro possibilità di integrazione sociale.
Riguardo invece all’esenzione del bollo per i fruitori della 104, questa potrà essere richiesta anche se il mezzo dovesse essere intestato a un loro familiare o accompagnatore, i cosiddetti caregivers, e a patto che come cilindrata si rispettino i limiti previsti per l’applicazione dell’IVA al 4%. L’esenzione non ha scadenze temporali, per cui dopo la prima presentazione della domanda non sarà più necessario inoltrarla nuovamente, e potrà essere applicata soltanto su un veicolo.