Dal quasi fallimento a un futuro prosperoso: la rinascita di Authos
Gli otto anni che hanno cambiato la nostra storia
“Unique People“. Persone Uniche. Così c’era scritto sul maxischermo allestito da Authos all’interno del Castello di Moncalieri, teatro venerdì 10 giugno di una serata molto importante per il dealer Ford numero uno su Torino e provincia. Perché si è celebrata la nostra definitiva metamorfosi da azienda in mano alle banche e prossima al fallimento a impresa sana, autonoma e dal futuro prosperoso.
Una trasformazione arrivata al termine di un percorso lungo otto anni, costellato da non poche difficoltà, e raccontata in un filmato di oltre un’ora che, nell’incantevole cornice di una delle residenze di Casa Savoia, abbiamo voluto condividere con tutto il nostro personale.
Perché sono proprio le persone il segreto di questa rinascita. Cercata, voluta e ottenuta dal nostro deus ex machina, il presidente e CEO di Authos, Francesco Di Ciommo. Chiamato a una sfida per i più impossibile, quando arrivò in azienda nel gennaio 2014 e si ritrovò alle prese con un indebitamento sempre più massiccio e licenziamenti in inevitabile aumento. Ma proprio quella realtà disastrata fu, senza volerlo, la leva della riscossa.
Formato dalle difficoltà della vita fin da bambino, le origini umili e la prematura perdita del padre, Di Ciommo iniettò nel rantolante motore di Authos il suo coraggio, la sua determinazione e la sua visione del futuro. Una miscela fondamentale per reagire alle difficoltà attraverso un programma di rilancio che, ancor prima delle idee, affondò le radici nell’individuo.
Di Ciommo parlò con quelli che al suo arrivo erano già in Authos. Ascoltò i loro problemi e le loro esigenze. E poi li coinvolse nel suo progetto. Il cambio di direzione si è tradotto in una trasformazione del metodo di lavoro e il varo di un nuovo modello di business.
Dove Authos, pur continuando a essere fondamentale braccio operativo della casa madre, ha iniziato a muoversi anche come una realtà attenta al suo bene e ai suoi interessi. Il cliente al centro di ogni decisione, l’attivazione di nuove strutture aziendali come il BDC, un back-office innovativo, l’inserimento di nuovi giovani e l’apertura alla tecnologia. A cominciare dagli investimenti nei social network, uno degli ingredienti decisivi del nostro cambiamento.
Tra il 2014 e il 2015 Di Ciommo rivoluzionò il modo di fare comunicazione e pubblicità. Stop al cartaceo, dispendioso e senza resa, spazio al digitale, economico e più redditizio. Una vera svolta, senza la quale probabilmente non saremmo sopravvissuti, riconosciuta anche da Elena Ford, che nel 2017 lo ha nominato “guru retail” di Ford nel mondo. La sua nuova concezione del business ha fatto scuola e ora è fonte di ispirazione per molte imprese.
Proprio in quel periodo, però, Di Ciommo si è ritrovato alle prese con altre difficoltà. Impreviste e pericolose. Due minacce di morte anonime lo hanno costretto a girare con la scorta e sono state fonte di comprensibile preoccupazione in chi quotidianamente lavorava con lui a più stretto contatto. Tra il 2018 e il 2019, invece, si è ritrovato a combattere una guerra interna con i precedenti soci, al termine della quale loro hanno lasciato Authos e lui ne è diventato amministratore unico. Ma anche questi ostacoli non ci hanno impedito di centrare i nostri obiettivi. In primis, “generare cassa”.
Un traguardo raggiunto alla fine del 2017, che ha consentito il risanamento del debito. Un primo, fondamentale, passo perché potessimo camminare da soli. Sennonché, quando sembravamo prossimi a guardare al futuro con fiducia, ecco un altro imprevisto: la pandemia.
Anche in questo caso, però, è nuovamente emerso il dna di Di Ciommo. Durante il lockdown, quando tutta Italia era chiusa, ha avviato la vendita online. Un servizio che permette di acquistare il veicolo direttamente da casa, dopo averla visionato in videochiamata come se ci si trovasse in concessionaria. Un’altra intuizione vincente. Tanto che al termine del 2020, sui trecento mezzi venduti da Ford Italia nel mese di aprile, 280 avevano il marchio Authos.
Usciti indenni anche da questa tormenta, abbiamo intrapreso un nuovo cammino di crescita. Quello di azienda sostenibile, attenta a tematiche rilevanti per la collettività come ambiente, inclusione e governance. L’approvazione del bilancio sociale e l’ottenimento della certificazione ESG hanno riconosciuto questa nostra capacità. E sono stati i risultati che hanno sigillato la nostra definitiva evoluzione incominciata otto anni fa.
Oggi Authos è un’azienda che può investire, innovare ed essere garanzia di prospettive e di nuove opportunità. Un riconoscimento tributato anche dalla presenza in sala di molti dei partner con i quali in questi anni abbiamo stretto collaborazioni. Come Intesa San Paolo che, per voce del suo Direttore di Area Alessandro Battiston, chiamato sul palco per i ringraziamenti insieme alle persone più vicine a Di Ciommo in questi otto anni, ha parlato di noi come una delle poche realtà capace di avere e poter assicurare un futuro. Authos: “Unique People”.