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Multe auto: da ora in poi saranno digitali


Multe auto: da ora in poi saranno digitali

Verbali e bollettini saranno sostituiti da un QR Code. E si pagheranno da casa

Da ora in avanti anche le multe dell’auto saranno digitali. Dopo aver fatto presa sui veicoli, basti pensare a comandi come l’accensione o l’azionamento dei finestrini, l’evoluzione tecnologica ingloba anche aspetti collaterali del mondo delle quattro ruote. E una delle ultime novità riguarda la modalità di notifica e di pagamento delle contravvenzioni.

I conosciuti verbali cartacei, infilati nel tergicristallo e compilati a penna con modello della vettura, orario e tipologia dell’infrazione, hanno imboccato il viale del tramonto. Al loro posto, un biglietto con stampato sopra un QR Code. Una scelta di per sé epocale e non priva di polemiche. Perché ne è stata subito messa in dubbio la legalità. Sennonché l’articolo 201 del Codice della Strada prevede che gli agenti della Polizia Municipale, o gli ausiliari del traffico, abbiano facoltà di informare l’automobilista dell’avvenuta irregolarità anche in sua assenza. In poche parole, niente di scorretto.

Le novità di questo cambiamento non finiscono qui. Una volta appresa la spiacevole notizia, il diretto interessato non dovrà far altro che scansionare il QR Code con la app di lettura installata sul proprio smartphone (o sul proprio pc) per poi accedere, tramite SPID, al “Fascicolo del Cittadino“. Dove troverà i dettagli della sua infrazione e l’importo da pagare.

Un’operazione eseguibile già al momento e che, se compiuta entro cinque giorni dalla ricezione del provvedimento, permetterà di beneficiare di uno sconto del 30%. Scaduto questo termine, si dovrà invece corrispondere l’intera somma. Niente più interminabili attese in fila alle Poste col bollettino in mano, quindi. Ma non solo. Sempre tramite il “Fascicolo del Cittadino” è possibile contestare la sanzione, qualora ci si rendesse conto della sua inattendibilità. Una scelta da motivare nel dettaglio e che, se dimostrata, non avrà problemi a essere accolta.

Già in funzione all’estero da tempo, come in Germania o Svizzera, le multe digitali in Italia hanno preso piede nelle grandi città come Roma, Milano, Torino, Genova, ecc. Mentre nei prossimi mesi la loro definitiva affermazione è prevista anche nei centri minori.

Non sono comunque mancate le critiche. In diversi hanno rilevato come diverse persone, soprattutto gli anziani, incontreranno disagi perché non hanno lo SPID. Oppure perché prive delle necessarie conoscenze informatiche per compiere davanti al pc o dal proprio telefono un’azione che erano soliti effettuare alle Poste o in tabaccheria.

Altro difetto rilevato è l’organizzazione del servizio. Il QR Code funziona soltanto con le auto di proprietà. Per cui, se la multa è presa da una vettura a noleggio, di proprietà di un’azienda o di una persona diversa dal guidatore, non si potrà accedere al “Fascicolo del Cittadino” e ci si dovrà recare presso il comando della Polizia Municipale. Dove un addetto scansionerà il tagliandino e ci consentirà di sistemare la pendenza.

Quindi, anche se da migliorare in alcuni aspetti, le

Dal quasi fallimento a un futuro prosperoso: la rinascita di Authos


Dal quasi fallimento a un futuro prosperoso: la rinascita di Authos

Gli otto anni che hanno cambiato la nostra storia

Unique People“. Persone Uniche. Così c’era scritto sul maxischermo allestito da Authos all’interno del Castello di Moncalieri, teatro venerdì 10 giugno di una serata molto importante per il dealer Ford numero uno su Torino e provincia. Perché si è celebrata la nostra definitiva metamorfosi da azienda in mano alle banche e prossima al fallimento a impresa sana, autonoma e dal futuro prosperoso.

Una trasformazione arrivata al termine di un percorso lungo otto anni, costellato da non poche difficoltà, e raccontata in un filmato di oltre un’ora che, nell’incantevole cornice di una delle residenze di Casa Savoia, abbiamo voluto condividere con tutto il nostro personale.

Perché sono proprio le persone il segreto di questa rinascita. Cercata, voluta e ottenuta dal nostro deus ex machina, il presidente e CEO di Authos, Francesco Di Ciommo. Chiamato a una sfida per i più impossibile, quando arrivò in azienda nel gennaio 2014 e si ritrovò alle prese con un indebitamento sempre più massiccio e licenziamenti in inevitabile aumento. Ma proprio quella realtà disastrata fu, senza volerlo, la leva della riscossa.

Formato dalle difficoltà della vita fin da bambino, le origini umili e la prematura perdita del padre, Di Ciommo iniettò nel rantolante motore di Authos il suo coraggio, la sua determinazione e la sua visione del futuro. Una miscela fondamentale per reagire alle difficoltà attraverso un programma di rilancio che, ancor prima delle idee, affondò le radici nell’individuo.

Di Ciommo parlò con quelli che al suo arrivo erano già in Authos. Ascoltò i loro problemi e le loro esigenze. E poi li coinvolse nel suo progetto. Il cambio di direzione si è tradotto in una trasformazione del metodo di lavoro e il varo di un nuovo modello di business.

Dove Authos, pur continuando a essere fondamentale braccio operativo della casa madre, ha iniziato a muoversi anche come una realtà attenta al suo bene e ai suoi interessi. Il cliente al centro di ogni decisione, l’attivazione di nuove strutture aziendali come il BDC, un back-office innovativo, l’inserimento di nuovi giovani e l’apertura alla tecnologia. A cominciare dagli investimenti nei social network, uno degli ingredienti decisivi del nostro cambiamento.

Tra il 2014 e il 2015 Di Ciommo rivoluzionò il modo di fare comunicazione e pubblicità. Stop al cartaceo, dispendioso e senza resa, spazio al digitale, economico e più redditizio. Una vera svolta, senza la quale probabilmente non saremmo sopravvissuti, riconosciuta anche da Elena Ford, che nel 2017 lo ha nominato “guru retail” di Ford nel mondo. La sua nuova concezione del business ha fatto scuola e ora è fonte di ispirazione per molte imprese.

Proprio in quel periodo, però, Di Ciommo si è ritrovato alle prese con altre difficoltà. Impreviste e pericolose. Due minacce di morte anonime lo hanno costretto a girare con la scorta e sono state

Authos e il valore del noleggio


Authos e il valore del noleggio

Una soluzione centrale nel nostro modello di business

L’auto del futuro? Un servizio più che un bene. Recenti sondaggi, come quello svolto a maggio da Areté (azienda leader nella consulenza strategica), hanno rilevato come tra “Millennials” (cioè i nati tra il 1981 e il 1995) e “Zoomer” (i venuti al mondo dopo il 1995) sia sempre più diffusa la concezione dell’automobile come un mezzo temporaneo piuttosto che una proprietà fissa.

Tanto che nelle grandi città, soprattutto nel nord Italia come a Milano e a Torino, il car-sharing è una delle soluzioni più gettonate. Studenti, ma pure professionisti, delle generazioni “Y” e “Z” lo scelgono con sempre più frequenza per i loro spostamenti. Perché pratico, immediato, senza alcun tipo di impegno ed ecologico. Un dettaglio, quest’ultimo, da non sottovalutare. Infatti, molti degli intervistati sognano un’auto elettrica per il loro domani a quattro ruote.

Occorre però far notare come il loro sogno sia un’inevitabile realtà. Perché l’alimentazione a batteria è il futuro delle macchine, nel nome di una transizione ecologica in corso di svolgimento. Ma il domani contempla anche un’altra visione della mobilità che ha più punti di contatto col car-sharing: leggera, di facile accesso e non vincolante. Una serie di caratteristiche che in Authos hanno trovato una forma chiara e precisa con l’idea messa a punto dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo, fin dal suo insediamento ai vertici: il noleggio.

Un’intuizione che in questi otto anni si è rivelata azzeccata e che oggi rappresenta uno dei punti di forza del nostro modello di business. Perché sempre più persone preferiscono disporre di una vettura per un periodo a tempo determinato, senza sobbarcarsi gli inevitabili oneri dell’acquisto a titolo definitivo. Una linea di pensiero conseguenza della società odierna, precaria e parcellizzata al punto che le esigenze delle persone sono sempre più differenti l’una dall’altra.

Tutte queste necessità da noi trovano risposta grazie all’ampio ventaglio di possibilità di noleggio. Disponibile sia a breve che a lungo termine e valido sia per le automobili che per i veicoli commerciali.

Per quanto riguarda le vetture, la soluzione del noleggio a lungo termine è estesa su gran parte della gamma Ford: Ford Fiesta (versione Hybrid), Ford Ecosport, Ford Focus (Hybrid), Ford Kuga (versioni Hybrid e Plug-in hybrid), Ford Puma (Hybrid), Ford Focus Wagon (Hybrid) oltre a Ford Mustang Mach-E.

Mentre è ancora più ricca è l’offerta del noleggio a breve termine. Tra le vetture si segnalano: Ford Ecosport, Ford Puma (Hybrid), Ford Focus, Ford Kuga, Ford Edge, Ford Explorer (Plug-in hybrid) e l’iconica Ford Mustang Mach-E. Mentre per i veicoli commerciali si può variare tra un Ford Tourneo Custom a otto posti, un Ford Fiesta Van o un Ford Connect Van.

E le novità non finiscono qui.

Il noleggio a breve termine, infatti, consente anche la scelta della formula. Si va dal giornaliero al week-end per finire al

Elettrico: un futuro sul quale fare un po’ di chiarezza


Elettrico: un futuro sul quale fare un po’ di chiarezza

Autonomia, ricarica e inquinamento: tre temi da approfondire

Autonomia delle batterie, modalità di ricarica e inquinamento. Sono i temi più dibattuti, quando si parla di elettrico. E sui quali sono diffuse molte informazioni contraddittorie, buone soltanto ad aumentare la confusione del pubblico, chiamato a orientarsi in una transizione ecologica iniziata già da alcuni anni e però non ancora completata.

Utile quindi fare il punto della situazione. Per chiarificare concetti determinanti nel prossimo futuro dell’auto e fornire alle persone gli strumenti idonei per orientarsi nell’acquisto di un mezzo a basso, se non nullo, impatto ambientale. E cioè un veicolo hybrid, plug-in hybrid o full electric.

Iniziamo dall’autonomia delle batterie. Come già sappiamo, la novità principale della green mobility è la sostituzione del classico motore a combustione con una fonte a ioni di litio dalle varie dimensioni. Più ridotta per l’ibrido, dove convive sempre con benzina o diesel, e più consistente per plug-in ed elettrico. La domanda però è quanti chilometri si possono percorrere prima che l’energia si sia esaurita. E quindi se valga la pena possedere una vettura nel segno della mobilità sostenibile.

Per quel che riguarda i veicoli Ford, i dati sono più che lusinghieri. Premesso che la distanza di ciascuno di essi varia a seconda proprio delle dimensioni della batteria, possiamo portare l’esempio di Mustang Mach-E. Che, dati WLTP, copre da 400 a 610 chilometri. La differenza è dovuta alla batteria e alla tipologia di motore: RWD – Singolo Posteriore o AWD – doppio motore con trazione integrale elettrica.

Altro argomento oggetto di grande interesse è il tempo di ricarica delle auto elettriche. Gli scettici sostengono sia di gran lunga superiore al classico rifornimento al distributore. E che scarseggino i punti di approvvigionamento, cioè le colonnine. La realtà è diversa. La durata della ricarica dipenderà da tre fattori: dalle dimensioni della batteria, dal quantitativo di energia ancora presente al suo interno e, soprattutto, dalla velocità della ricarica.

Per quanto riguardano le stazioni di ricarica, esistono tre tipi: a Corrente Alternata (CA); a Corrente Continua (CC) da 50 kW; a Corrente Continua da 150 kW,  le cosiddette colonnine fast charge. Le prime hanno una potenza tra gli 11 e i 22 kW e in un’ora assicurano l’energia per percorrere tra i 50 e i 70 km. Le seconde, nello stesso arco di tempo, sono invece garanzia di 250 km. Tra i 500 e i 650 km invece le terze, di gran lunga la scelta ideale. In alternativa, si può procedere con la ricarica domestica grazie alla wallbox di Ford oppure con il cavo in dotazione ai veicoli PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) e BEV (Battery Electric Vehicle).

Infine, capitolo inquinamento. Una corrente di pensiero vuole l’elettrico più inquinante

Ford entra nel futuro: ecco l’E-Transit Custom


Ford entra nel futuro: ecco l’E-Transit Custom

Svelata la versione elettrica del veicolo commerciale più venduta al mondo

Il futuro è realtà. Lunedì 9 maggio Ford Pro, il brand Ford dedicato ai veicoli commerciali, ha presentato il nuovo E-Transit Custom. Un modello destinato a segnare un’era, perché esso stesso inizio di una nuova era. Quella della carbon neutrality e della green mobility. Due finalità sintetizzate da un obiettivo ben preciso: emissioni zero di CO2 per tutti i veicoli dell’Ovale Blu a partire dal 2035.

Un programma che vi avevamo raccontato qualche settimana fa con i nove veicoli a batteria che Ford immetterà sul mercato entro il 2024. E che prende il via con la versione elettrica del veicolo commerciale più venduto al mondo. Del quale l’E-Transit Custom mira a eguagliarne il successo: diventare il punto di riferimento per i furgoni da 1t sul mercato europeo.

PUNTI DI FORZA: BATTERIA E TECNOLOGIA

Quasi scontato a scriverlo, ma il tratto distintivo dell’E-Transit Custom saranno le sue batterie a ioni di litio. Una piattaforma così vasta e altrettanto potente da assicurare un’autonomia idonea a coprire una distanza pari a 380 chilometri. In pratica, come andare da Bologna a Roma.

Ma i pregi non si limitano alla garanzia di lunghe percorrenze. La sua alimentazione sostenibile è apprezzabile anche per il ciclo di ricarica, assicurato dal sistema WLTP e possibile in modalità rapida e con corrente continua grazie alla presa installata sull’anteriore della fiancata di destra.

La tecnologia è l’altro punto di forza di questo avveniristico van. Merito di una nutrita serie di applicazioni, software e strumenti di gestione della flotta. Come Ford Pass Pro e Ford Pro E-Telematics.

FORD PASS PRO, FORD PRO E-TELEMATICS E PRO POWER ONBOARD

Ford Pass Pro consente di conoscere la posizione esatta del proprio mezzo sulla mappa e, grazie alla funzione “Stato del veicolo”, il monitoraggio del chilometraggio e della pressione delle gomme. Ford Pro E-Telematics, invece, informa sullo stato di carica corrente, sullo stato di carica specifico e sull’autonomia residua con la possibilità di personalizzare gli avvisi in caso di basso livello della batteria.

Si tratta, in poche parole, di un pacchetto di ausili ideali per i professionisti che devono gestire una flotta. Perché ottimizzano tempi e operatività.

Infine, la tecnologia Pro Power Onboard permetterà di collegare e ricariche in tutta comodità apparecchiature elettriche, luci, laptop e altri dispositivi. Un concentrato di energia e di potenza sempre a disposizione, che farà dell’E-Transit Custom l’ufficio su quattro ruote ideale.

UN’ALTRA NOVITÀ: IL DESIGN

Novità per l’E-Transit Custom anche nell’aspetto. Il suo design è stato totalmente rinnovato rispetto al Custom ad alimentazione termica. Le fiancate sono più espressive e muscolose, le proporzioni più equilibrate e sull’anteriore un paraurti scolpito, completato da una innovativa griglia trapezoidale e da fanali a LED con barra luminosa.

Sul posteriore, invece, possiamo notare le doppie ruote per agevolare il carico, che fruirà di una capienza leggendaria, e i fanali a

Ecoincentivi sull’usato: un’esclusiva targata Authos


Ecoincentivi sull’usato: un’esclusiva targata Authos

La nostra virtuosità consente sconti non previsti dallo Stato

Un’esclusiva frutto della virtuosità. Sono gli ecoincentivi sull’usato di Authos. Un fiore all’occhiello della nostra ampia gamma di servizi, che possiamo sfoggiare grazie alla strategia aziendale intrapresa nell’ultimo biennio dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo.

Un percorso che ci consente di essere alternativi rispetto alle misure assistenziali dello Stato. Tra l’altro inesistenti quando si parla di mezzi che hanno già qualche chilometro nel motore. Perché quest’anno, a differenza del precedente, il governo ha stanziato finanziamenti soltanto per automobili e veicoli commerciali nuovi. Una scelta che ha suscitato più di un malumore tra i consumatori. Perché non tutti, soprattutto per ragioni economiche, possono permettersi un bene a quattro ruote fresco di immatricolazione.

Sennonché Authos ha pensato anche a loro. Perché tra i nostri valori c’è anche l’inclusione, da declinarsi in questo caso come un non dimenticarsi delle esigenze di nessuno. E così, facendo affidamento soltanto sulle nostre risorse, abbiamo predisposto una campagna di ecobonus anche sull’usato. L’offerta prevede uno sconto di 1.000 euro su ogni mezzo, sia auto che veicolo commerciale. E indipendentemente che sia ad alimentazione termica, ibrida o elettrica. Il tutto a due condizioni: rottamare o dare in permuta il veicolo che si intende sostituire e acquistare la nuova vettura con la formula AuthoSì.

Vale a dire una soluzione comprendente numerosi vantaggi tutti a franchigia zero. Fra questi ci sono: l’assicurazione su furto e incendio con valore nuovo. La polizza su cristalli a eventi illimitati, atmosferici e sociopolitici, grandine ed eventi naturali, contro l’investimento animali selvatici e il rifacimento chiavi. Insieme alla possibilità di aggiungere la polizza “Kasko”.

Tra gli altri benefit di AuthoSì, anche il veicolo sostitutivo al tagliando in caso di danni, furto o guasto meccanico. Compresi nel pacchetto ci sono: due tagliandi con igienizzazione; quattro check-up annuali con trenta controlli garantiti; uno sconto del 40% sui materiali di consumo riguardanti la manutenzione straordinaria; e quattro pneumatici estivi o invernali. Infine, dopo quattro anni c’è la possibilità di cambiare il veicolo con il valore Quattroruote garantito da Authos.

Ma la bontà dei nostri ecoincentivi sull’usato non finisce qui. A differenza di quanto avviene per il nuovo, questa offerta non prevede vincoli per le fasce di emissioni. O per l’anno di immatricolazione del veicolo che si intende cambiare. Ogni caso sarà valutato nel merito in base alle condizioni del mezzo. E poi la scelta della nuova vettura, o del nuovo furgone, non avverrà esclusivamente sulla gamma Ford. L’intraprendenza di Francesco Di Ciommo ci ha permesso di costituire in questi anni un parco auto ampio, che annovera anche altri marchi, come abbiamo già visto per l’usato del mercatino dello “Smart Lab.

E come accaduto già nel 2021, quando rinunciammo ai quarantadue milioni del governo, anche in questa occasione gli ecoincentivi sull’usato derivano dalle nostre risorse. Una possibilità figlia delle scelte adottate

Ecoincentivi: tutti i vantaggi di Authos


Ecoincentivi: tutti i vantaggi di Authos

Già disponibili e al doppio dell’offerta statale. Ecco come

Ecoincentivi. Se lo Stato chiama, Authos risponde. Anzi, fa meglio: raddoppia e anticipa. Lo scorso 6 aprile la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ufficializzato lo stanziamento di 650 milioni di euro per l’acquisto di nuovi veicoli a quattro ruote.

La cifra è destinata a coprire il triennio 2022-2024 e sarà ripartita nei seguenti modi. 220 milioni per le vetture di prima fascia, cioè con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20g/km (full electric). Di poco superiori, 225 milioni per l’esattezza, i contributi per quelle di seconda fascia (alimentazione plug-in hybrid) con emissioni di CO2 tra 21 e 60g/km. Soltanto 170 milioni invece per le auto di terza fascia, 61-135 g/km come emissioni di CO2, nelle quali sono incluse le ibride, le mild-hybrid e soprattutto le auto termiche (benzina, diesel o bifuel).

Si tratta di cifre inferiori rispetto a quelle erogate nel 2020 e nel 2021. Ma soprattutto sono penalizzate da due limiti.

Il primo è il tetto massimo di spesa. Gli ecobonus per la prima e la terza fascia saranno infatti possibili soltanto per auto con prezzo non superiore ai 35.000 euro (IVA esclusa). Mentre per quelle di seconda fascia non si potranno superare i 45.000 euro. Però, se si pensa che un Ford Explorer (plug-in hybrid), da listino viene 82.900 euro mentre una Mustang Mach-E 56.750 euro, si capisce come la proposta non sia ad ampio raggio.

Il secondo freno, ancor più pesante, è la data. Al momento infatti non si conosce l’inizio della campagna degli ecoincentivi. Un’assenza che penalizza gli utenti, lasciati in balia del caos e degli eventi.

Ma ecco che in loro aiuto arrivano gli ecoincentivi di Authos. Con un’offerta rivolta alle auto di terza fascia, che anticipa e raddoppia i bonus statali. Ai 2.000 euro previsti dal governo, fin da ora nelle nostre concessionarie ne aggiungiamo altrettanti grazie ai servizi AuthoSì e pronta consegna. A una sola condizione: avere un veicolo da rottamare o da dare in permuta immatricolato a partire dal 1° gennaio 2008.

Il merito è di una vasta disponibilità di prodotto, oltre ottocento vetture, da mettere a disposizione del cliente in massimo quindici giorni. Anche in versione diesel.

Quattro i modelli al centro di questa straordinaria opportunità. Ford Puma, per la quale si può arrivare ad avere fino a 6.650 euro di sconto sul prezzo di listino (2.000 € ecoincentivi statali + 2.000 € ecoincentivi Authos + 2.650 € sconto Ford). Ford Ecosport, che vede la riduzione della spesa salire fino a 7.150 euro (2.000 € ecoincentivi statali + 2.000 € ecoincentivi Authos + 3.150 € sconto Ford). Aumento di risparmio fino a 7.700 euro per Ford Focus (2.000 € ecoincentivi statali + 2.0000 € ecoincentivi Authos + 3.700 € sconto Ford). Mentre per Ford Kuga si raggiunge la soglia degli 8.250 euro di guadagno (2.000 € ecoincentivi statali

Nel 2024 Ford avrà nove veicoli elettrici


Nel 2024 Ford avrà nove veicoli elettrici

Il futuro dell’Ovale Blu è sempre più green

Come ogni anno il 22 aprile si celebra l’Earth Day. Istituita nel 1970, la Giornata Mondiale della Terra ricorda l’importanza delle risorse naturali per il benessere del pianeta e quali siano le principali minacce che possono metterlo a repentaglio.

Una di queste è l’inquinamento atmosferico. Un pericolo alimentato anche dai gas di scarico di vetture e mezzi commerciali, sempre più massiccio e ormai insostenibile per la qualità dell’aria che respiriamo. Tanto che la frontiera per la mobilità del domani è rappresentata dall’abbandono dei motori termici in favore di veicoli elettrici al 100%.

Un obiettivo annunciato e condiviso dai “grandi” di tutto il mondo, che hanno dichiarato a più riprese la volontà di raggiungere le zero emissioni di CO2 entro il 2050.

Un traguardo per il quale il settore automotive è chiamato a dare il suo contributo. Ford sta facendo egregiamente la sua parte con la progressiva elettrificazione della sua flotta e il lancio di nuovi mezzi esclusivamente a batteria. Come avvenuto nel 2021 con Mustang Mach-E, che vi avevamo già raccontato insieme ai suoi vantaggiosi servizi.

L’Ovale Blu è ora intenzionato a percorrere con ancora più decisione questa strada. Al punto che lo scorso 14 marzo Ford Europa, dalla sede di Colonia (Germania), ha annunciato per il prossimo biennio l’immissione sul mercato di sette nuovi veicoli elettrici. Nello specifico, tre vetture e quattro van commerciali.

Per quanto concerne le automobili, nel 2023 è prevista la produzione, sempre nello stabilimento tedesco, di un SUV medio che dovrebbe nascere sulla piattaforma MEB condivisa con Volkswagen.

Mentre per il 2024 è in calendario l’arrivo della Ford Puma a ioni di litio, che uscirà dalla fabbrica di Craiova (Romania), e di un SUV sportivo sul quale però, al momento, regna il massimo riserbo per design e caratteristiche.

L’accelerazione sul versante dell’elettrificazione si estende anche ai veicoli commerciali, settore nel quale Ford è leader assoluto. Protagonisti, Ford Tourneo e Ford Transit. Il 2023 vedrà sorgere per entrambi sorgere l’alba del modello Custom sia nella versione van da 1 tonnellata che in quella passeggeri. Mentre l’anno successivo sarà la volta di Transit Courier e Tourneo Courier, entrambi presenti con la veste BEV (Battery Electric Vehicle). Questo poker di nuovi esemplari è destinato a potenziare una filiera inaugurata nel 2021 con l’uscita del Ford E-Transit.

Ma la volontà di investire nell’elettrico prosegue anche oltre le quattro ruote. Perché Ford ha stipulato una joint venture con “Koc Holding” e “SK on Co.”, aziende con interessi anche nell’automotive, per l’ampliamento delle sedi di produzione. In Turchia, vicino Ankara, sorgerà un grande stabilimento per la fabbricazione di batterie elettriche. Una soluzione ottimale per fronteggiare la crisi dei chip, causa principale della rallentata disponibilità di prodotto sul mercato, che consentirà un guadagno di tempo e di portafoglio su una delle materie prime per viaggiare green.

Questo sguardo

L’importanza dell’inclusione per Francesco Di Ciommo


L’importanza dell’inclusione per Francesco Di Ciommo

Ford Authos e A.I.R. Down insieme per un progetto di integrazione sociale

Più simili di ciò che pensi“. Un’iniziativa, un messaggio, una filosofia. Ford Authos ha ufficializzato la sua collaborazione con “A.I.R. Down“, associazione con sede a Moncalieri che dal 1999 promuove iniziative per l’inclusione sociale delle persone con la sindrome di Down.

Come per il progetto con l’istituto “Birago”, anche questa è un’idea voluta fortemente dal nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo. Ad animarla, due obiettivi: aiutare le persone più bisognose e diventare un’azienda virtuosa. «Siamo una realtà con dei valori importanti» – dice Di Ciommo – «che però, sempre rimanendo nel territorio, vogliamo trasferire anche al di fuori dell’ambito economico. Per esempio, nel sociale. A favore di chi è meno fortunato». Poi aggiunge. «Attraverso questi contenuti facciamo in modo che l’azienda sia più virtuosa e possa concretizzare questa sua scelta nella redazione del bilancio sociale e nell’ottenimento della certificazione ESG». Un traguardo, quest’ultimo, raggiunto da Authos al termine del 2021.

Queste parole trovano sintesi in un concetto centrale della nostra mission: inclusione. «Inclusione» – prosegue Di Ciommo – «significa dare un’opportunità alle persone che hanno dei deficit». In che modo? «Facilitando il loro inserimento nella vita quotidiana attraverso opportunità formative e lavorative che li consentano di essere indipendenti e ambire ad una vita non basata sull’assistenzialismo».

Da queste premesse è nata la partnership con “A.I.R. Down“. Un’associazione senza scopo di lucro e molto attiva affinché chi ha la sindrome di Down sia protagonista del suo percorso di crescita. Senza esser visto come un oggetto bisognoso di perenne sostegno o, peggio ancora, venire emarginato. Come invece purtroppo accade ancora nella società dei nostri giorni.

Nel mondo della scuola, per esempio, ad alcuni allievi vittime di questa malattia è capitato di essere allontanati perché ritenuti elementi di disturbo. Mentre negli ambienti di lavoro responsabili della selezione del personale hanno dovuto scegliere persone con meno problematiche possibili. Perché secondo i loro vertici, se uno fatica in un’azione comune, come lavarsi i denti, di conseguenza avrà problemi anche a svolgere mansioni di ufficio.

Ma in Authos la pensiamo diversamente. E crediamo che il compito di un’azienda sia abbattere questi stereotipi e divulgare un messaggio che va nella direzione opposta. Quella che riduce le differenze e favorisce l’integrazione. Includere, per l’appunto. Cioè la base della nostra collaborazione con “A.I.R. Down”, che si propone più target. Come fornire consulenza e supporto operativo nella sensibilizzazione e nella comunicazione del tema della disabilità. Oppure realizzare progetti ad hoc, interni ad Authos, per la formazione e l’avvio del percorso lavorativo dei ragazzi portatori di questo handicap. Fino a creare network con altre aziende per coinvolgerle in inserimenti professionali e sponsorizzazioni economiche o di servizi.

Da ultimo, siccome i nostri orizzonti non si limitano alla Regione Piemonte, c’è la volontà di diffondere informazioni sul tema anche a livello nazionale. Per riuscirci, l’intenzione è definire una rete

La marcia in più di Authos: il mercatino dell’usato


La marcia in più di Authos: il mercatino dell’usato

Aumenta l’offerta dei nostri servizi di mobilità

Una marcia in più nel motore di Authos. È il mercatino dell’usato, la nostra ultima novità in tema di servizi di mobilità. Inaugurato nel week-end del 26 e 27 marzo presso il centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco, alle porte di Torino, dove ha sede il nostro “Smart Lab“, sarà attivo nel fine settimana fino a maggio.

Al pari di altre che vi abbiamo raccontato nei mesi precedenti, anche questa è un’idea frutto della vulcanica mente del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo.

Diversi i suoi obiettivi. Offrire alle persone la risposta più congeniale alla loro domanda di spostamento, ma soprattutto soddisfare il loro bisogno primario: potersi muovere.

Perché nel settore automotive le conseguenze della crisi dei chip, unite all’inevitabile calo di fabbricazione dei mesi del lockdown, continuano a farsi sentire. E a oggi il problema non è più trovare il modello preferito, per esempio alimentato a batteria piuttosto che a benzina, quanto proprio avere un’auto nel momento in cui se ne ha necessità.

Il mercatino dell’usato di Authos colma questa lacuna: la mancanza di prodotto. Lo fa attraverso un’offerta vasta e dettagliata di tredici vetture con alcuni chilometri nel motore, ma in grado di macinarne molti altri ancora. Messe a punto nella meccanica e con gli interni igienizzati, sono pronte ad affrontare la strada come fosse la prima volta. Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Dall’utilitaria per chi deve muoversi esclusivamente in città alla station-wagon per la famiglia. Dalla vettura sportiva per chi ama la guida on-the-road al SUV. Senza dimenticare le due ruote. Già, perché al nostro mercatino dell’usato è possibile trovare anche uno scooter “Liberty”.

Come ci sarà l’opportunità di beneficiare anche di altri marchi oltre a Ford, comunque presente con una Kuga, una Edge e un Connect. Abbiamo infatti, tra le altre, una Mercedes Classe A, una Toyota Aygo, una Fiat 500L e una Mini. Dopotutto, quando c’è la necessità di muoversi, il nome dell’auto ingrana la retromarcia. A completare il pacchetto di quest’offerta, i prezzi. Vantaggiosi, il ventaglio è tra gli 8.000 e i 36.000 euro, e in grado di soddisfare ogni fascia economica.

Il mercatino dell’usato di Authos è attivo nei fine settimana (a patto che non piova), dalle 9 alle 20, all’esterno del centro commerciale “Le Gru”. Precisamente, fuori l’ingresso di piazza Nord. Dove transita il maggior numero di persone.

Qui, oltre ad ammirarla, è possibile chiedere informazioni sulla flotta esposta al nostro personale, formato dai ragazzi dello “Smart Lab“.

Giovani, preparati e disponibili a soddisfare ogni curiosità su ciascun modello e a fornire tutte le informazioni relative alla procedura di acquisto. Ma non solo. Grazie alla presenza di due nostri test-driver, sarà possibile anche provare l’automobile che più interessa.

Il mercatino dell’usato aumenta la nostra offerta di mobilità. Perché si

Codice della Strada: ecco le ultime novità


Codice della Strada: ecco le ultime novità.

Dal 21 marzo dovranno essere registrati anche i veicoli immatricolati all’estero.

Codice della Strada, ultimo atto: dallo scorso 21 marzo è entrato in vigore un provvedimento destinato a regolamentare la circolazione sul nostro territorio di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all’estero.

La novità è figlia di un intervento del Parlamento, che ha apportato variazioni alla Legge N. 238 del 23 dicembre 2021, di cui vi avevamo già parlato in un precedente articolo.

In questa occasione ci occupiamo della presenza sul nostro territorio dei mezzi di trasporto registrati fuori dai nostri confini. Un tema in passato dibattuto sia tra gli addetti ai lavori del settore automotive che tra le stesse forze politiche.

Il REVE – Che cos’è?

Da ora in avanti tutti i veicoli immatricolati in un Paese differente dall’Italia dovranno essere iscritti al REVE (Pubblico Registro Veicoli Esteri). Sia che il proprietario sia un cittadino italiano che un cittadino straniero. In quest’ultimo caso sono previste una serie di condizioni specifiche a seconda delle circostanze. Vediamole meglio.

Se uno straniero è residente in Italia, entro tre mesi dall’acquisizione di questo diritto dovrà comunicare le generalità del suo mezzo al REVE. Se invece decidesse di mantenere la residenza nella sua nazione di origine, potrà circolare sulle nostre strade soltanto per un anno dal suo ingresso.

Questa novità del Codice della Strada si applica anche per i veicoli a noleggio, in leasing, in comodato, ecc. A bordo, insieme al documento di circolazione estero, dovranno custodire un documento del proprietario che certifichi la data di scadenza dell’utilizzo e a quale titolo sono condotti.

Il REVE – Esempi e sanzioni

Semplifichiamo la norma con un esempio. Un cittadino tedesco si trasferisce in Italia per motivi di lavoro e ottiene la residenza il 15 febbraio. Avrà tempo fino al 15 maggio dello stesso anno per iscrivere al REVE il suo veicolo immatricolato in Germania.

Qualora dovesse invece mantenere la residenza nella terra di origine, potrà circolare fino alla scadenza del suo primo anno nel nostro Paese. Mentre un cittadino italiano con vettura noleggiata presso un dealer straniero dovrà avere sempre con sé il certificato con la data di scadenza del servizio.

Ma che succede se non si dovessero ottemperare queste disposizioni? Si incorrerà in sanzioni economiche di diverso tenore. Dai 250 euro per chi viaggia con il documento senza una data certa alla forbice tra i 400 e i 1.600 per coloro che non immatricolano il veicolo entro la data stabilita.

Previste però multe ancora più salate. Addirittura 3.558 euro per chi fosse sorpreso a viaggiare con un veicolo non iscritto al REVE. Oppure che non avesse comunicato le successive variazioni di disponibilità o il trasferimento di residenza e di sede.

Il REVE – “Frontalieri” ed esenti

Questa novità del Codice della Strada si estende anche ai veicoli immatricolati all’estero dei lavoratori di uno Stato confinante. È il caso dei cosiddetti “frontalieri”. La loro registrazione