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La Formula-1 e il record di Ford


La Formula-1 e il record di Ford.

I motori dell’Ovale Blu e il primo gran premio della stagione: storia di un primato speciale. 

Ci sarà anche Ford tra i milioni di spettatori interessati al via del prossimo campionato del mondo di Formula-1. E il motivo è presto spiegato. Domenica 20 marzo, mentre si spegneranno i semafori del Gran Premio del Bahrein, l’Ovale Blu soffierà sulle diciotto candeline della sua lontananza dai gran premi.

Era il 2004, come vi abbiamo già raccontato, quando un motore con il suo nome ruggì per l’ultima volta lungo un circuito della massima categoria automobilistica sportiva. Una storia pluridecennale e plurivittoriosa (tredici titoli mondiali piloti e dieci costruttori) che, non appena le monoposto scatteranno dalla griglia di partenza di Sakhir, affiorerà alla mente della casa di Detroit.

Soprattutto per il suo legame speciale con le gare di esordio. Tredici successi, secondo motorista di sempre (dietro a Ferrari, quindici) e alla pari con Mercedes, ma più che altro il record di cinque vittorie consecutive. In settantadue anni di corse, nessuno ha saputo fare meglio.

Accadde tra il 1977 e il 1981 con quattro piloti (Scheckter, Andretti, Laffite e Jones due volte) e altrettante scuderie (Wolf, Lotus, Ligier e Williams) differenti, a conclusione della sua età dell’oro nel Circus.

Perché all’epoca il V8 progettato dagli ingegneri Mike Costin e Keith Duckworth, oltre a raccogliere trionfi, era anche il prescelto dai team. Basti pensare che nel 1978 equipaggiò ben undici dei quattordici che conquistarono almeno un punto mondiale.

Un quasi monopolio a riprova dell’efficienza e dell’affidabilità di questa creatura. Meravigliosa e artefice di esordi indimenticabili fin dal 1968. Sudafrica, circuito di Kyalami. Era il 1°gennaio, altri tempi e altra Formula-1, e il bicampione del mondo Jim Clark, su Lotus, sfrecciò davanti al compagno di squadra Graham Hill. Fu la sua ultima gioia prima dell’incidente che pochi mesi più tardi se lo sarebbe portato via per sempre.

Speciale anche lo spumante che innaffiò l’overture del 1970. Ancora in Sudafrica e nuovamente per l’ultimo “hurrà!” di un altro iridato, l’australiano Jack Brabham, prossimo al ritiro e primo pilota a vincere con una macchina che portava il suo nome.

Nel 1975, in Argentina, l’affermazione di un’altra stella del volante, Emerson Fittipaldi, coincise con la centesima vittoria dei motori Ford in Formula-1.

Fu una giornata condita da un’altra primizia: l’unico giro veloce dell’eccentrica Hesketh per merito di uno scapigliato James Hunt, che di lì a poco sarebbe diventato famoso per il duello mondiale con Niki Lauda, riproposto ai giorni nostri sul grande schermo con il film Rush.

Due anni più tardi, sempre sotto i cieli delle pampas, ecco i motori Ford scrivere un’altra pagina di storia delle corse. La loro potenza spinse la piccola e debuttante Wolf a cogliere un successo del tutto inaspettato e rifinito anche dalla pole-position.

All’epoca anche le qualifiche del primo giorno di scuola erano una peculiarità dei motori dell’Ovale Blu. Capaci di

Nuova Ford Focus: l’auto ideale per ogni stile di vita


Nuova Ford Focus: l’auto ideale per ogni stile di vita.

Attenzione ai particolari e connettività avanzata nel restyling di uno dei modelli storici dell’Ovale Blu.

Connessa con la strada e connessa con il mondo. È il biglietto da visita della Nuova Ford Focus, l’auto ideale per ogni stile di vita grazie alla sua disponibilità nel formato Wagon e nelle sue varianti a “cinque porte”: il cross-over Active, l’elegante Vignale e la sportiva ST-Line.

L’ultima versione di questo modello storico dell’Ovale Blu si presenta ora al pubblico con numerose novità. Nel design, nelle prestazioni, ma soprattutto nella tecnologia.

Il merito è della nuova versione del SYNC 4. Il sistema multimediale di infotainment, dotato di un touchscreen a colori, sfodera dimensioni mai viste: 13,2” pollici. Sempre compatibile con Android Auto e Apple Car, è ancora più intuitivo grazie ai comandi per il controllo del riscaldamento e della ventilazione, che prendono il posto dei pulsanti manuali.

TECNOLOGIA E SICUREZZA

Controlli vocali evoluti, disponibilità di quindici lingue e ricarica dello smartphone senza bisogno dei cavi lo rendono un chiaro esempio di connettività avanzata di ultima generazione.

Dalla tecnologia interna a quella esterna. Ed ecco migliorie sulla sicurezza. La Nuova Ford Focus dispone infatti del Blind Spot Assist che, attraverso il monitoraggio dell’angolo cieco con sterzata automatica, interviene per evitare possibili collisioni con l’entrata in funzione del controsterzo.

Potenziato anche l’Intersection Assist che, con la telecamera frontale a sensori, rileva un eventuale pericolo e fa scattare la frenata automatica (fino a una velocità massima di 30 km/h) per evitare collisioni.

GLI ESTERNI

Sicurezza e futuro si ritrovano anche nei nuovi fari a led anteriori. Dotati di proiettori fendinebbia, regolano il fascio di luce in modo che non abbagli gli altri automobilisti e riducono notevolmente il riflesso nei cartelloni autostradali. Inediti anche i fari posteriori, che sfoggiano una sezione centrale più scura in contrasto con quella esterna, più luminosa e ad ampio raggio. E non è finita.

Perché allontanandoci di poco dai fari, possiamo ammirare il punto di forza estetico del restyling della Nuova Ford Focus.  Il nuovo cofano, più corto e tendente verso l’alto, con la presenza di una griglia molto più grande dove il logo Ford è ora presente al centro. Tutto questo favorisce una maggior altezza da terra del muso anteriore, che favorisce escursioni sulle strade bianche anche con la versione Wagon.

INTERNI E PRESTAZIONI

Prese d’aria laterali più ampie, minigonne, griglia inferiore più profonda e spoiler posteriore sono invece le peculiarità della ST-Line, grazie anche ai suoi esclusivi cerchi in lega da 17″ pollici. Gli apprezzamenti saltano all’occhio anche all’interno dell’abitacolo. I sedili sportivi con rivestimenti in tessuto e cuciture rosse o blu (Active), i tappetini in velluto, l’elegante rifinitura del quadro digitale da 12.3″ pollici e il bagagliaio che, nella Wagon, arriva fino a 1.653 litri.

Infine, le prestazioni. La Nuova Ford Focus beneficia dei 3 cilindri del motore EcoBoost 1.0 da 125 o da 155 CV per

Riscaldamento e tergicristallo: altre due invenzioni delle donne


Riscaldamento e tergicristallo: altre due invenzioni delle donne

Per festeggiare l’8 marzo, vi raccontiamo la storia delle loro ideatrici: Margaret Wilcox e Mary Anderson

Due invenzioni delle donne per un posto nella storia dell’automobile. L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna, evento che ricorda e celebra in tutto il mondo le conquiste sociali da parte del genere femminile. Una lunga marcia incominciata nel 1893, quando la Nuova Zelanda fu il primo Paese a istituire il suffragio universale. Un diritto arrivato in Italia soltanto dopo più di mezzo secolo, in occasione del referendum istituzionale del 2 giugno 1946.

Per l’occasione noi di Authos vogliamo regalare la mimosa a due donne delle quattro ruote: Margaret Ann Wilcox e Mary Anderson. Le inventrici del riscaldamento e del tergicristallo. Idee epocali, che hanno permesso loro di conquistare per sempre un posto al sole nell’universo dei motori. Un riconoscimento al loro ingegno e soprattutto alla loro tenacia, perché concepite, sviluppate e sostenute in un periodo storico dominato dal pensiero maschile.

IL RISCALDAMENTO DI MARGARET A. WILCOX 

Nata a Chicago nel 1838, Margaret Ann Wilcox fu una delle prime ingegnere dell’industria automobilistica. E proprio nel 1893, anno a questo punto rivoluzionario per le “quote rosa”, vide approvato il suo brevetto per un’idea destinata a migliorare le condizioni di viaggio: il sistema di riscaldamento dell’abitacolo.

Durante i suoi spostamenti si era resa conto dei disagi provocati dal freddo. Così realizzò un sistema che convogliasse l’aria calda del motore all’interno della vettura.

Il progetto prevedeva una camera di combustione collegata a dei tubi che portavano l’acqua riscaldata sotto l’abitacolo, permettendo a guidatore e passeggeri un clima confortevole. Aveva però un limite. Non si poteva regolare la temperatura, quindi più era lungo il tragitto, più nel veicolo entrava aria sempre più calda.

Inizialmente snobbata dai colleghi maschi, l’idea di Wilcox fu ripresa e migliorata alcuni anni dopo proprio da Henry Ford. Dal 1929 utilizzò quel modello ad aria calda sulle sue vetture, consentendo all’abitacolo di ottenere clima gradevole, ma soprattutto a temperatura costante.

IL TERGICRISTALLO DI MARY ANDERSON

Il sistema di riscaldamento evitò anche l’appannamento del parabrezza, migliorando la sicurezza del viaggio. Un problema che, se risolto all’interno, rimaneva all’esterno. La pioggia e la neve erano ostacoli alla visibilità. Ci pensava, mentre era a bordo di un tram di New York, Mary Anderson, allevatrice di bestiame e imprenditrice nata in Alabama nel 1866, quando vide il conducente aprire i vetri a più riprese per spazzare via la neve accumulata sopra.

Era il 1903 e lei, di lì a poco, depositò il brevetto per il primo tergicristallo della storia. Era composto da bracci in legno bordati di gomma, che ruotavano intorno a un perno ed erano azionabili dal guidatore con una leva all’interno dell’abitacolo. Purtroppo però anche questa invenzione non trovò acquirenti.

Anderson non riuscì a commercializzarla come avrebbe voluto e decise di non rinnovarne i diritti quando scaddero nel 1920. Soltanto a partire dagli anni successivi il suo

Authos e i suoi servizi: gli allestimenti dei veicoli commerciali


Authos e i suoi servizi: gli allestimenti dei veicoli commerciali.

Disponibili per ogni esigenza. Sia su misura del cliente che in pronta consegna

Un altro punto di forza del nostro modo di essere. Gli allestimenti dei veicoli commerciali sono una delle frecce a disposizione dell’arco dei servizi di mobilità offerti da Ford Authos. Ma sono soprattutto una ulteriore espressione della nostra filosofia di massima disponibilità nei confronti delle persone. Perché da noi qualsiasi professionista può trovare la soluzione più congeniale alla sua attività.

Il merito è delle due modalità attraverso le quali viene erogato questo benefit. Una è la pronta consegna. Il nostro personale predispone telai Ford, disponibili secondo i requisiti standard che sul mercato vanno per la maggiore. Tipo il Ford Transit equipaggiato con il cassone fisso “Scattolini” in acciaio zincato a caldo. E poi li mette nel piazzale della nostra sede a Moncalieri già allestiti e a disposizione del cliente dopo che avrà completato le pratiche amministrative.

L’altra soluzione, peculiarità del nostro servizio, è l’allestimento on demand. Cioè su misura. Il cliente formula la sua personale richiesta di allestimento e lo prenota dal fornitore dopo aver formalizzato l’accordo con noi.

Questa è la strada più praticata. Perché innumerevoli sono i settori lavorativi che necessitano di allestimenti con caratteristiche ben precise. Può esserci l’impresa edile che, per velocizzare le operazioni di smaltimento delle macerie, ha bisogno di un cassone ribaltabile con una determinata lunghezza o portata. Oppure la ditta di arredo che, per trasportare i mobili, richiede invece una furgonatura. Tipo quella in alluminio, e disponibile anche con sponda caricatrice elettroidraulica, sempre del Ford Transit. Ma da noi arriva anche il giardiniere a chiedere un cassone fisso funzionale al trasporto dei suoi attrezzi.

Per non parlare delle aziende di trasporti che hanno bisogno di una centina con telone. O di quelle alimentari alla ricerca di un furgone refrigerato e quindi dotato della coibentazione necessaria al trasporto di merci deperibili (surgelati, carni, frutta e verdura, ecc.). Senza dimenticare le società di costruzioni alle quali spesso occorre un ribaltabile trilaterale con gru. Oppure coloro che devono trasportare persone affette da disabilità.

Accogliere così tante richieste è possibile grazie anche ai nostri allestitori. Da anni Authos si avvale della collaborazione di aziende leader nel settore e quasi tutte presenti sul territorio piemontese, confermando il suo legame stretto con il territorio. I loro nomi? “Casale“, “Saracco“, “GMT“, “Cantoni&C.” e “Lauri“. Tutte partnership consolidate nel tempo grazie a un costante mix di qualità, affidabilità ed efficienza.

Perché se gli allestimenti dei veicoli commerciali in pronta consegna sono già omologati, quelli su misura devono invece superare il collaudo per ottenere il via libera da parte della motorizzazione. Qui entra in gioco l’allestitore, rapido nell’esaudire la domanda in pochi giorni, consentire al mezzo di superare il test e rendere possibile, dopo l’immatricolazione, la consegna nel giro di una settimana.

Nel processo di acquisto anche il nostro team

Chat live: ecco la novità di Authos per Mustang Mach-E


Chat live: ecco la novità di Authos per Mustang Mach-E

Un servizio che ci permette di essere ancora più vicini alle persone

Chat live. Due parole, un servizio, una novità. Quella messa a punto da Authos per il suo processo di vendita online di Mustang Mach-E. Ancora più ricco nel suo essere a disposizione delle persone.

A pensarci bene, l’auto sportiva per eccellenza nel mondo, nonché primo SUV elettrico nella storia di Ford, non poteva che godere di un’esclusiva. Quella di accompagnare il cliente, nelle operazioni di acquisto, in tempo reale. E cioè dal primo contatto fino alla consegna a domicilio della vettura.

Tutto avverrà sul nostro sito. Non appena il lead lascerà i suoi dati, verrà subito messo in contatto tramite chat con uno dei nostri consulenti.

Si tratta di figure qualificate e specialiste del prodotto, pronte a fornire ogni tipo di informazione sulla vettura. Dai colori disponibili alla tipologia del motore; da quanto impiega a passare da 0 a 100 km/h (appena 3,7 secondi) alla tipologia (Extended Range da 99 kWh) e all’autonomia della batteria (150 kW); e molte altre ancora.

Terminata questa operazione, attraverso una videochiamata il consulente stabilirà un contatto diretto con l’utente e lo guiderà nell’esplorazione della Mustang Mach-E. Gli mostrerà interni ed esterni, descrivendoli nei dettagli e soffermandosi sui particolari, e offrirà tutto quanto occorre sapere sul prezzo e sulle modalità di pagamento.

Ma c’è di più. Per garantire all’utente un’esperienza ancora più da vicino con l’oggetto dei suoi desideri, il consulente si renderà disponibile anche per un test drive al momento. Sempre munito del suo inseparabile smartphone, salirà insieme a un driver professionista a bordo dell’auto e ne racconterà il comportamento mentre è in azione. Durante la prova l’utente, da casa, potrà gustarsi in diretta le performance e chiedere tutto ciò che solletica la sua curiosità.

Terminata l’esperienza su strada, sempre in videochiamata ci si potrà dedicare alla parte amministrativa. Il consulente invierà al cliente i documenti necessari a completare l’acquisto della vettura, che avverrà tramite firma digitale.

Nel preventivo è compreso anche il costo della consegna a domicilio. Un’altra peculiarità del nostro servizio è la possibilità di acquistare Mustang Mach-E da qualsiasi parte d’Italia senza l’obbligo di passare fisicamente dalla nostra sede centrale per il ritiro. E senza affrontare spese ingenti, perché il trasporto del mezzo è subordinato a un tariffario standard.

Una volta scelta la modalità di ritiro preferita e firmati i documenti, all’utente non rimarrà che attendere la chiamata del centro consegne, col quale definirà la data e il luogo nel quale gli verrà recapitata l’auto. Quel giorno, all’orario prestabilito, sempre un addetto del centro lo contatterà per fornirgli tutte le spiegazioni del caso e per attivare la parte amministrativa come se fosse in presenza.

Mustang Mach-E si conferma quindi una volta ancora innovativa e rivoluzionaria. Primo SUV Ford interamente elettrico e prima vettura Ford acquistabile esclusivamente online, ora è anche la prima auto

Il nuovo “Smart Lab”: un servizio a portata di tutti


Il nuovo “Smart Lab”: un servizio a portata di tutti

Essere quello che gli altri vedono. È il caso del nuovo “Smart Lab“, inaugurato il 20 maggio 2021 nella sua sede all’interno del centro commerciale “Le Gru” di Grugliasco, alle porte di Torino.

La sua nuova veste rispecchia sia la rivoluzionaria filosofia del concetto di mobilità quale servizio alla portata di tutti che la sua anima phygital. Un aggettivo caro a Francesco Di Ciommo, presidente e CEO di Ford Authos nonché fondatore dello “Smart Lab”, col quale intendere la fusione tra componente fisica, in questo caso umana, e digitale. Un particolare che differenzia questa sua creatura dai dealer tradizionali e che si ritrova anche nel suo nuovo layout. 

Dotato di due maxi ledwall (350 x 250 cm) sui lati, due totem toch, cinque totem con schermi full hd in posizione centrale e quattro postazioni desk, il nuovo “Smart Lab” è situato nella Piazza Centrale de “Le Gru”. Cioè in un luogo di transito per tantissime persone, considerando anche la presenza di altri store di fama internazionale (Apple, McDonald’s).

E come le quattro ruote sono sempre centrali nella vita dell’individuo, “Smart Lab” vuole essere centrale nella possibilità di fornire le soluzioni più congeniali. Con semplicità e senza barriere. Proprio la facilità di ottenere informazioni da parte degli utenti è un’altra novità. L’area è ad accesso libero e immediato, senza muretti, e chiunque si trovi a passare potrà chiedere immediatamente informazioni a uno dei nostri consulenti. La massima di uno di loro, Stefano, ben sintetizza come l’assenza di ostacoli sia sinonimo di libertà: “Si è limitati soltanto dai muri che ci costruiamo noi!”

Ma le novità del nuovo “Smart Lab” non si esauriscono qui. Dal giorno del battesimo è sempre aperta l’area del test drive, nella quale è presente una vettura in più rispetto al passato. Perché – come ricorda un altro dei nostri consulenti, Alessandro – “Non si arriva al risultato senza sacrifici”. Un ambiente destinato a crescere, dove lavorano giovani vogliosi di fare e di apprendere. Come Marco, che qui si è appassionato alle automobili e ha trovato una seconda famiglia.

L’incessante predisposizione al miglioramento riflette la mentalità di Authos, che ha voluto investire in questo progetto anche in una fase critica a livello mondiale a causa della pandemia. Il taglio del nastro alla nuova sede è arrivato nella scorsa primavera, quando la maggior parte delle attività commerciali e produttive del Paese erano ancora bloccate dalla seconda ondata del Covid-19 con inevitabili ripercussioni sul calo dei consumi da parte degli utenti.

Una scelta sinonimo quindi di coraggio e di rinnovata fiducia verso un’idea finora vincente. Dalla sua nascita a oggi “Smart Lab” ha rappresentato una svolta nel mondo dell’automotive. Tanto che

L’idea di Francesco Di Ciommo per il futuro dell’automotive


L’idea di Francesco Di Ciommo per il futuro dell’automotive

Il presidente e CEO di Ford Authos fautore di un progetto che guarda ai giovani

Valorizzare i giovani del territorio per rilanciare l’automotive. È uno degli obiettivi del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo, fautore di un progetto che coinvolge Ford Italia e l’istituto superiore “IPSIA Dalmazio Birago” di Torino e finalizzato alla formazione dei meccanici del domani.

Un mestiere in grossa crisi. Secondo ricerche di settore, la “Generazione Z”, cioè i nati tra il 1997 e il 2012, lo disdegna perché pericoloso, poco attraente, nel quale ci si sporca troppo e si guadagna poco. Per alcuni, addirittura, è un’occupazione di cui vergognarsi. Una domanda così bassa che però si scontra con un’offerta di segno opposto. Perché sono sempre più le case automobilistiche che hanno bisogno di questo tipo di figure. Ma non si trovano. Che fare, dunque?

Qui entra in gioco Di Ciommo e la sua idea. Ma soprattutto la sua filosofia, fondata sul capitale umano come punto di partenza per ogni processo produttivo. Soprattutto i più giovani che, indipendentemente dal ceto sociale o dalla provenienza geografica, devono avere un’opportunità per dimostrare il loro valore. Con la convinzione che attraverso i più meritevoli si possa creare benessere per il settore. Perché le quattro ruote continuano a essere la soluzione di mobilità preferita dalle persone. Soprattutto in tempo di pandemia, perché sinonimo di maggior sicurezza. E le auto avranno sempre bisogno di manutenzione anche nell’era elettrica.

Gli ottimi rapporti del nostro numero uno sia con Ford, consolidati in questi anni da idee di successo come lo “Smart Lab“, che con il “Birago” hanno così permesso la nascita di un progetto formativo destinato a fare scuola.

Periodicamente, nelle nostre officine, grazie all’alternanza scuola/lavoro, saranno inseriti gli allievi più meritevoli per un periodo di stage curriculare o di apprendistato duale di primo livello. I ragazzi matureranno così esperienza e mostreranno le loro qualità in previsione di un domani professionale. Nel quale potranno crescere in virtù anche delle quattrocento ore di formazione della nostra Academy.

Quella tra noi e il “Birago” è una collaborazione all’insegna di tre valori della nostra filosofia – ascolto, inclusione e sostegno – che sono anche la bussola dell’istituto, situato alla periferia di Torino. Nato nel 1924 con la volontà di creare giovani meccanici specializzati, oggi il “Birago” annovera 587 studenti, 31 classi e 115 insegnanti equamente ripartiti tra donne e uomini. Un ambiente multiculturale (40% di immigrazione) che vuole combattere l’abbandono degli studi e introdurre i ragazzi nel mondo del lavoro.

Dal 17 gennaio di quest’anno tre suoi studenti – Nicolae Buliga, Valerio Cretaio e Ilies Annouini – hanno iniziato uno stage presso la nostra officina di Moncalieri, che si concluderà il 19 febbraio.

Al momento sono affiancati a due meccanici senior ed eseguono interventi di manutenzione sui veicoli. Ottimo il loro ambientamento e i rapporti col team,

Il piccolo Roberto e i segreti per un’ottima settimana bianca


Il piccolo Roberto e i segreti per un’ottima settimana bianca

Grazie a un giovane amico vi raccontiamo come partire per la montagna senza pensieri

«Per una settimana bianca felice bisogna prima di tutto avere un’auto felice». Roberto aveva appena iniziato ad ascoltare le parole del nonno. Al ritorno da scuola, come tutti gli altri giorni, era passato a salutarlo nell’officina dove lavorava da una vita e che si trovava a pochi passi dalla sua abitazione. Quel giorno però era preoccupato.

Poche ore prima, a ricreazione, aveva raccontato ai suoi amici che nel fine settimana sarebbe andato a sciare insieme alla sua famiglia. Per lui era la realizzazione di un sogno cullato da anni. Adorava la neve, ma finora si era dovuto accontentare sempre di vederla cadere da dietro le finestre di casa. Sennonché, mentre parlava della sua ormai imminente vacanza, aveva dovuto ascoltare anche le disavventure di un suo compagno di classe, Giacomo. L’anno precedente aveva vissuto una settimana più nera che bianca a causa dei numerosi problemi accusati dall’auto dei suoi genitori. 

Così ora, mentre rincasava, il piccolo (dieci anni) era assillato dalle paure: “Ma se quei guai capitassero alla nostra macchina? Avrei anch’io la vacanza rovinata?!? Uffa, no… non ci voglio pensare!”. Si rese conto che quel giorno avrebbe avuto un motivo in più per fermarsi dal nonno, che lo ascoltò mentre ultimava alcuni interventi su una Ford Fiesta. Poi prese una sedia, gli si mise accanto e cominciò a parlargli, catturando subito la sua attenzione con quella frase: “Per una settimana bianca felice bisogna prima di tutto avere un’auto felice. Al termine della quale aggiunse: «Perché è la macchina che ci porta dove noi desideriamo. Ma se lei non sta bene, anche noi saremo in difficoltà». 

Il nonno era una miniera di informazioni e il nipote lo capì anche quando gli chiese le contromisure da adottare per evitare guai. «Quando andiamo in montagna, la strada è coperta di ghiaccio e neve. Quindi, per prima cosa, assicuriamoci di aver montato i pneumatici invernali. Perché le gomme per la macchina sono come le scarpe per noi esseri umani. Se sbagliamo il modello, ne risentono anche i nostri spostamenti e ci facciamo del male». 

Dalle calzature all’abbigliamento. Il nipote parlò di come l’amico Giacomo non era potuto andare sulle piste perché la macchina era sommersa dalla neve e non si avviava. Per non parlare dei problemi all’impianto di illuminazione.

Al che il nonno proseguì: «Purtroppo la batteria col freddo ha più probabilità di consumarsi, quindi prima di partire conviene assicurarsi che sia sempre carica. E, se necessario, sostituirla. Per cui meglio fare un salto in officina. Così si controllano

Ford Ecosport: l’auto ideale perché universale


Ford EcoSport: l’auto ideale perché universale

Il SUV dell’Ovale Blu è la scelta perfetta per muoversi sia dentro che fuori città

Non ci sono più le mezze stagioni, ma c’è un’auto per tutte le stagioni. È Ford Ecosport. Il SUV dell’Ovale Blu compatto e sportivo, ideale sia per muoversi in città che per viaggiare. Un concentrato di potenza, comodità, tecnologia e convenienza, disponibile in tre versioni – Active, ST-Line e Titanium – e che è in grado di soddisfare molteplici esigenze di mobilità grazie ai suoi numerosi punti di forza. A cominciare dal suo motore: il Ford EcoBoost 1.0 a 3 cilindri.

Un piccolo, grande gioiello. Nel 2019 si è aggiudicato il premio come “Miglior Motore dell’Anno” per la categoria con cilindrata inferiore ai 150 CV. È stato l’undicesimo e ultimo riconoscimento, in ordine di tempo, per questo gioiello, che dal 2012 a oggi ha conquistato anche tre titoli di “Miglior Motore dell’Anno Assoluto” (2012, 2013 e 2014), sei come “Miglior Motore sotto al litro” (2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017) e uno come “Miglior Motore al debutto” (2012).

Il merito di tanti trionfi? Il binomio vincente “potenza e risparmio”. All’interno del Ford EcoBoost, dotato di cambio manuale a sei marce, c’è un turbocompressore che ricicla i gas di scarico, di solito sprecati, e spinge aria compressa nel motore per garantire subito una coppia massima (la ripresa) per un lungo intervallo di giri.

In questo modo ecco garantito il boost, cioè un aumento di potenza, del 25% in più rispetto a quanto previsto da un motore di questa fattura, che gli permette di raggiungere i 180 km/h e lo livella alle prestazioni di un motore a benzina 1.6.

La miglior resistenza nel tempo dei suoi elementi è assicurata dal sistema di lubrificazione interna, adeguato in base alla potenza erogata e in grado anche di assicurare una riduzione dei consumi (5.9-6.0 l/100 km in città, 4.5-4.8 l/100 km fuori i centri urbani).

A garantirli, anche accorgimenti tecnologici come l’indicatore di marcia sul display, che suggerisce quale rapporto inserire, e la funzione “Auto Start&Stop“, che arresta il motore al semaforo o nel traffico e consente di riavviarlo soltanto premendo la frizione e inserendo la prima.

Cattiva fuori, accogliente dentro. Ford Ecosport ha le sembianze dell’auto che non deve chiedere mai. I suoi esterni sono un inno alla fierezza. Calandra nera al centro, fari abbaglianti e anabbaglianti a led dalle linee triangolari, tetto a contrasto, minigonne specifiche sia al posteriore che sulle fiancate.

Lunga 4.096 mm e larga 1.765 mm, ha un’altezza da terra di 1.653 mm. La misura ideale per muoversi tra le insidie cittadine (marciapiedi alti, buche, sconnessioni, ecc.). Ma anche per affrontare strade impervie e anguste in caso di vacanza in montagna o di un viaggio in mezzo alla natura. Una qualità aumentata dagli angoli di attacco e di uscita, rispettivamente di 21 e 33,3 gradi (con un angolo di dosso di 23,3 gradi), che consentono di superare

Crisi dei chip: ecco la risposta di Ford


Crisi dei chip: ecco la risposta di Ford

La casa dell’Ovale Blu ha stretto un accordo con “GlobalFoundries”, multinazionale dei semiconduttori

Nuove sinergie per nuovi orizzonti. Ford ha stretto un accordo con “GlobalFoundries“, terza fonderia di semiconduttori indipendente più grande al mondo, per arginare il calo delle vendite dovuto alla crisi dei chip.

Un problema sempre più persistente che sta gettando nello sconforto il mercato dell’auto. Secondo i dati ACEA (Associazione europea dei produttori di automobili) a novembre del 2021 si è registrata una diminuzione del 17,5% delle immatricolazioni nel Vecchio Continente (UE + EFTA + UK) rispetto a quelle maturate nello stesso mese dell’anno precedente. Si tratta del punto più basso dal 1993, cioè da quando l’associazione ha iniziato il monitoraggio.

Il malessere non ha risparmiato nemmeno Ford, che nella fattispecie ha incassato un -44%. E sul mercato italiano ha chiuso il 2021 con un -9,58% di vendite (80.989 unità) rispetto al precedente.

Per non andar incontro a conseguenze più spiacevoli, la casa dell’Ovale Blu è passata all’azione. E ha stretto un accordo con “GlobalFoundries“, multinazionale californiana del manifatturiero. Due gli obiettivi. Equilibrare la domanda e l’offerta dei chip nell’automotive e accelerare l’innovazione tecnologica per l’industria automobilistica statunitense.

La notizia è stata ufficializzata lo scorso 18 novembre 2021 attraverso un comunicato congiunto. Massima soddisfazione da entrambe le parti. A cominciare da Jim Farley, presidente e CEO Ford“È fondamentale creare nuovi modi di lavorare con i fornitori per dare a Ford e all’America una maggiore indipendenza nella fornitura delle tecnologie e delle funzionalità che i nostri clienti apprezzeranno di più in futuro. Questo accordo è solo l’inizio e una parte fondamentale del nostro piano per integrare verticalmente le tecnologie e le capacità chiave che differenzieranno Ford nel futuro”.

Gli ha fatto eco, in un’intervista alla Cnbc, il vicepresidente della sezione “Vehicle embedded software and controls” della casa di Detroit, Chuck Gray: “Stiamo lavorando per rinnovare la nostra catena di approvvigionamento, aiuterà davvero ad aumentare la nostra indipendenza”.

Fiducia su questa nuova sinergia anche da Tom Caulfield, CEO di GlobalFoundries: “Il nostro accordo con Ford è un passo avanti fondamentale nel rafforzamento della nostra cooperazione e partnership con le case automobilistiche. Per stimolare l’innovazione, introdurre nuove funzionalità sul mercato più rapidamente e garantire un equilibrio tra domanda e offerta a lungo termine”.

Ancora non si conosce quando finirà la crisi dei chip. Secondo esperti del settore non prima del 2023. Per altri invece si dovrà attendere addirittura il 2024. Un’incertezza che si ripercuote anche su altri rami commerciali. Come l’informatica. In base all’ultimo rapporto Bloomberg, Apple nell’ultimo triennio del 2021 avrebbe ridotto di 10 milioni di unità la produzione dell’iPhone-13.

Per rimanere competitivi sul mercato, occorre quindi elaborare nuove strategie. Soprattutto per chi, tipo l’automotive, vive sempre più di elettronica al punto che i chip sono indispensabili per il funzionamento dei veicoli.

Per evitare il tracollo, i costruttori sono stati

Quando guidare è un gioco


Quando guidare è un gioco

Vetture a pedali, macchinine e videogame. Tra i giochi per bambini spicca l’automobile

Quattro ruote per divertirsi. È possibile? Almeno in un caso, sì. Perché l’automobile è uno tra i giochi per bambini preferiti da molte generazioni. E in più varianti. A dimostrazione di come sia parte integrante della nostra vita fin dagli inizi.

Basti pensare alle macchine a spinta o a pedali. Chi di noi, dopo aver soffiato sulla candelina del primo compleanno e ancor prima di sedersi sui banchi di scuola, non è salito almeno su uno di questi due “bolidi”?

In plastica, colorate e ispirate a personaggi dei cartoni animati o a marchi celebri (anche in riproposizioni vintage), le macchine a spinta sono tra i più gettonati giochi per bambini con età pari o inferiore ai due anni. Sono il primo volante che stringono fra le mani e hanno un motore molto particolare: le loro piccole gambe. Un particolare che fa venire in mente lo stesso propulsore delle automobili della serie tv dei “Flinstones”.

Anche le macchine a pedali sono variopinte, sgargianti e con modelli pronti a soddisfare ogni gusto e ogni esigenza. Si possono definire le auto dei primi viaggi. Quelli in cortile o tra le due stanze più lontane della propria abitazione. Adatte dai tre ai dieci anni, per i più “grandi” c’è anche la versione elettrica. Cioè esemplari dotati di una batteria ricaricabile, che fa di loro una riproduzione in piccola scala delle vetture del futuro.

Dallo scarrozzare nei corridoi al divertirsi a più non posso sui pavimenti di casa. Fra i giochi per bambini preferiti ci sono i modellini in metallo, le cosiddette “macchinine“. Un evergreen sempre di moda, disponibile in infinite varietà. Come quelle della “Bburago”, uno dei marchi più famosi del settore, che riproduceva anche gli esemplari delle case automobilistiche più famose al mondo. Presente anche Ford con otto specialità della gamma, fra i quali l’intramontabile Mustang e l’epocale Capri Group 5.

Altro divertimento molto apprezzato sono state le “Micro Machines”. Erano automobili dalle dimensioni molto ridotte, spesso avevano le ruote sproporzionate rispetto al resto del mezzo e sono state prodotte dalla metà degli anni Ottanta fino al 2006. Infine, come dimenticare la pista “Polistil”? Un circuito elettrico a due corsie con tanto di comandi a mano per sfidare gli amici in gare di velocità con modellini di Formula-1 o dei Prototipi.

Dall’analogico al digitale. Ma comunque col motore acceso. Fra i giochi contemporanei ci sono i videogame. Dove le automobili, specialmente quelle da corsa, sono tra le indiscusse protagoniste. Fra questi, uno dei più celebri è “Super Mario Kart“. Prodotto dalla piattaforma giapponese “Super Nintendo” a inizio anni Novanta, in breve tempo è diventato un’icona transgenerazionale al punto che nel 2020 è uscita l’undicesima versione.

Si segnalano poi, tra i tanti, “WRC (World Rally Championship)” per i

Un grande riconoscimento per Authos: la certificazione ESG


Un grande riconoscimento per Authos: la certificazione ESG

Il dealer Ford numero uno su Torino e provincia si rivela un ottimo esempio di sviluppo sostenibile

Per noi di Ford Authos il 2021 si conclude con un grande risultato: l’ottenimento della certificazione ESG (Environmental, Social and Governance).

Si tratta di un grande riconoscimento che ci rende un ottimo esempio di sviluppo sostenibile. È arrivato grazie alla valutazione compiuta da “Circularity“, la prima piattaforma di simbiosi industriale che guida le imprese verso l’ottimizzazione delle risorse e la riduzione degli scarti. Due obiettivi in linea con la “Circular Economy”, il modello economico fondato sul riutilizzo di prodotti e materiali per rigenerare i sistemi naturali e azzerare l’inquinamento.

Ma questa volta non è coinvolto soltanto l’ambiente. Il 25 settembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Un programma di diciassette obiettivi (gli SDGs, Sustainable Development Goals) e 169 sotto-obiettivi per un miglioramento globale del pianeta. È stato ribattezzato modello delle cinque “P”: People, Planet, Prosperity, Peace e Partnership.

Governi, imprese, società civile e singoli cittadini: tutte le componenti saranno coinvolte in questa grande sfida. Per le aziende diventa così importante l’Assessment di Sostenibilità di “Circularity“. Un tool che fornisce loro un alto rating di sostenibilità ambientale e sociale, che indica le aree dove investire per portare avanti gli obiettivi di sviluppo.

La mission che ha fatto di noi il dealer Ford numero uno su Torino e provincia è il pieno soddisfacimento delle esigenze dei nostri clienti. Tra di loro ci sono privati, professionisti e imprese di ogni rango (piccole, medie e grandi). Ma negli ultimi anni siamo riusciti a integrarla con investimenti nelle aree dello sviluppo sostenibile. Questi ci hanno permesso di raggiungere il Grado di “Sostenibilità Consapevole” con un punteggio pari a 46/100.

In particolare, ci siamo distinti per la dimensione sociale (62,8/100) relativa ai temi dei diritti umani. Dal diritto a una retribuzione equa a benefici sanitari adeguati; dall’accesso a un’istruzione inclusiva alla parità di genere e alla non discriminazione di alcuna natura.

Un risultato apprezzato da Camilla Colucci, Co-Founder & CEO di “Circularity“. “Noi abbiamo analizzato il posizionamento di Authos in ottica di sostenibilità sociale e ambientale. Ha un forte interesse a portare avanti progetti interni ed esterni e a investire nella sostenibilità sociale e nelle persone (dipendenti, partner, clienti, investitori). Inoltre presidia le aree dell’educazione, della parità di genere e della lotta alle disuguaglianze”.

La certificazione ESG, voluta dal nostro presidente e CEO Francesco Di Ciommo, rappresenta però soltanto un primo passo. All’orizzonte ci sono nuovi progetti insieme ad altri partner. Uno sul ciclo completo dei nostri rifiuti, in particolare quelli dell’area meccanica (oli esausti, officina, ecc.). Un altro sull’efficientamento energetico con l’installazione di pannelli solari.

Previsti anche investimenti sul fronte della sensibilizzazione attraverso workshop formativi sul riciclo, sull’economia circolare e sulla mobilità elettrica. Per continuare a crescere, migliorare il proprio rating e