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Consumi ed emissioni: che cosa fare dopo le nuove regole?


Consumi ed emissioni: che cosa fare dopo le nuove regole?

Anno nuovo, regole nuove. Per consumi ed emissioni di CO2 dei veicoli il 2025 si è aperto nel segno di un cambiamento. Quello di un nuovo limite per il quadriennio che verrà (2025-2029): 93,6 gr/km.

Un valore di gran lunga inferiore rispetto a quello osservato per il periodo dal 2020 al 2024 e pari a 115,1 gr/km. Una misura stringente per un obiettivo preciso: incoraggiare lo sviluppo e l’adozione di tecnologie a basse emissioni. Come i veicoli a batteria.

La sensibilizzazione verso la mobilità elettrica sottintende un altro target dell’Unione Europea: la riduzione dei gas serra del 55% entro il 2030 in previsione di un 2035 dove ci sarà lo stop ai veicoli termici.

Il cambiamento introdotto a partire da quest’anno sarà però soltanto uno step intermedio nel processo di trasformazione ecologica della mobilità.

Infatti, dal 2030 al 2035 il tetto massimo dei consumi e delle emissioni consentite ai mezzi a quattro ruote si abbasserà ulteriormente, attestandosi a 49,5 g/km di di CO₂.

Nel quinquennio successivo, l’ultimo e determinante passo indietro con le “zero emissioni” da raggiungere entro il 2035. Quando l’Unione Europea ha stabilito che potranno circolare soltanto vetture elettriche. Come dal 1°gennaio di quest’anno sta accadendo in Norvegia, Paese sì del Vecchio Continente, ma esterno sia all’UE che alla zona euro.

Fin qui sembrerebbe di essere al cospetto di un normale processo di adattamento con l’evoluzione dei tempi.

Invece la novità dell’abbassamento della soglia dei consumi e delle emissioni può mettere in difficoltà le case motoristiche. Premesso che ciascuna di esse, pur non discostandosi molto dal valore ufficiale, dovrà rispettare un suo tetto massimo di consumi parametrato sulle proprie vetture, qualora questi non saranno rispettati, si andrà incontro a sanzioni molto salate.

Infatti, la multa sarà di 95 euro per ogni grammo di superamento del limite, moltiplicati per il volume complessivo di vendite. Ciò significa che l’intero settore automotive rischia sanzioni per un totale complessivo di 16 miliardi di euro.

Un rischio serio, anche perché non sono andati a buon fine i tentativi di chiedere una proroga all’Unione Europea riguardo i tempi di introduzione della norma. Per ovviare al problema, occorrono dunque soluzioni alternative. Le più logiche assecondano il futuro. E cioè guardano a una sensibilizzazione verso la mobilità elettrica in termini di investimento.

Per esempio, potenziare le infrastrutture. Tipo la rete di ricarica con l’aumento delle installazioni di colonnine sia nei centri urbani che lungo le strade extraurbane. Oppure facilitare la presenza di queste fonti di approvvigionamento, meglio conosciute come wallbox, nei condomini, nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Visto che in questi ambienti le auto rimangono in sosta la maggior parte del tempo, la ricarica della batteria sarebbe molto semplice.

L’altra soluzione è diventare attori principali del cambiamento. E quindi sostituire la propria automobile termica con una ibrida, ibrida plug-in se non proprio elettrica.

La produzione di Ford

Ford e Red Bull: aspettando il 2026, spazio allo spettacolo


Ford e Red Bull: aspettando il 2026, spazio allo spettacolo

Il campione del mondo Max Verstappen protagonista al volante di Mustang Dark Horse

Assaggi di futuro. Il nuovo anno è appena iniziato, ma Ford guarda già al prossimo. Al 2026, quando ritornerà in Formula-1 come partner motoristico ufficiale di Red Bull, la scuderia del quattro volte campione del mondo, Max Verstappen. Un matrimonio annunciato all’alba del 2023, come vi avevamo raccontato.

E l’Ovale Blu che sta preparando nei minimi dettagli il suo ritorno nel Circus delle corse. Come ha spiegato Jake Powers, Supervisore dell’Elettrificazione delle powertrain che spingeranno le vetture “con le ali” lungo i circuiti di tutto il globo: “Siamo in una corsa, il 2026 è molto vicino. Per funzionare in F1, un’auto da corsa deve essere leggera e deve essere veloce. Nel 2026, la batteria diventerà più importante per cui, per ottenere più potenza, dovrà essere più leggera”.

Nell’attesa del grande evento i due colossi hanno dato vita a una iniziativa spettacolare: una clip video di Ford Performance, la divisione ad alte prestazioni della Ford Motor Company, con protagonisti Ford Mustang Dark Horse e Max Verstappen.

L’olandese si è messo al volante di una delle versioni più potenti e grintose della sportiva icona di Ford nel mondo. Spinta da un motore V8, che sprigiona fino a 453 CV, e capace di passare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi, Mustang Dark Horse spicca anche per il design. Con bandelle laterali ribassate, alettone posteriore fisso e diffusore ispirato al mondo delle corse che ne fanno uno tra i modelli che ingolosiscono di più.

Anche lo stesso Verstappen che, con tuta e guanti Red Bull e casco da pilota di jet, ha percorso in solitaria una serie di giri sul circuito “Tazio Nuvolari” di Pavia e ha regalato spettacolo con accelerazioni alla massima potenza e frenate al limite. Il tutto immortalato dalle telecamere per un contributo intitolato “Living on the limit” che potete gustare nel box qui a fianco. “Guidare significa padroneggiare la macchina” dice la voce fuori campo, che poi aggiunge come l’auto migliore sia “quella che dà ascolto al bisogno interiore del guidatore di andare più veloce e di liberare il Dark Horse che ha dentro”.

Entusiasti sia gli addetti ai lavori che gli appassionati. Che adesso chiedono il bis a “Super Max”, stavolta però con la Mustang GTD in grado di scendere sotto il muro dei sette minuti al vecchio Nürburgring.

Per lui non è stato comunque il primo incontro con le ruote coperte dell’Ovale Blu. A inizio del 2024 aveva provato l’ebbrezza dell’off road con un Ford Bronco guidato in un altro evento con al centro Ford e Red Bull.

Con lui nell’occasione c’era anche il compagno di squadra Sergio Perez, che in questo campionato lascerà il sedile all’emergente Liam Lawson.

Un cambiamento in tono minore rispetto a quello del 2026.

Una Mustang GTD da record: sotto i 7′ al Nürburgring!


Una Mustang da record: abbattuto il muro dei 7′ al Nürburgring

Storica impresa dell’Ovale Blu in uno dei templi del motorsport

Una Mustang GTD da record. Per salutare il vecchio anno e brindare al 2025, Ford non poteva farsi un regalo migliore che stabilire un primato da paura. Scendere sotto il muro dei 7 minuti sulla storica pista del Nürburgring con la sua vettura icona nel mondo per potenza e velocità: Ford Mustang.

L’impresa è stata compiuta lo scorso 11 dicembre dalla Ford Mustang GTD del team “Multimatic Motorsposrts” guidata dal pilota tedesco Dirk Müller. Quando il cronometro si è fermato sul 6’57″685, un boato si è sollevato nei cieli sopra la mitica Nordschleife, riecheggiando fino a Dearborn, quartier generale dell’Ovale Blu.

Mai un’auto sportiva di serie a marchio United States of America era riuscita a centrare questo risultato.

Ma non solo. Aver abbattuto la barriera dei sette minuti, ha consentito a Ford di entrare a far parte dell’esclusivo club di sei vetture capaci di questo primato.

Inoltre, il tempo realizzato dalla Mustang GTD di Müller è il quinto di sempre secondo i record ufficiali del cosiddetto Inferno Verde, teatro negli anni Settanta di epiche sfide e di grandi paure. Come il terribile rogo che stava per costare la vita al pilota della Ferrari, Niki Lauda.

Questo successo di Mustang è un premio alla dedizione e all’alacrità degli ingegneri e dei tecnici Ford.

Nell’ultimo biennio si sono messi al lavoro per rendere la Mustang GT3 in una vera e propria supercar sportiva. L’intenso lavoro ha condotto alla nascita della GTD. A caratterizzarla, soprattutto un motore Ford V8 da 5.2 litri sovralimentato da 815 cavalli, progettato da Ford Performance, la divisione ad alte prestazioni dell’Ovale Blu.

Altro elemento decisivo per questo grande risultato, i freni carboceramici e le sospensioni semiattive con sistema di controllo idraulico. Visibili e regolabili attraverso il lunotto posteriore, assicurano un miglioramento delle condizioni sia su strada che su pista.

Come sue “colleghe”, anche Mustang GTD ha la particolarità del cambio transaxle, separato cioè dal motore e posizionato sulle ruote motrici, a otto rapporti e doppia frizione. L’alettone posteriore, in fibra di carbonio come la carrozzeria, ha garantito massima deportanza nelle curve e minor resistenza aerodinamica sui rettilinei.

Da segnalare che il record di Müller è avvenuto in condizioni metereologiche non ideali (cielo nuvoloso e pista umida). Tanto che Jim Farley, CEO Ford, ha annunciato il ritorno: “Siamo orgogliosi di essere la prima casa automobilistica americana con un’auto in grado di fare un giro del Nürburgring in meno di sette minuti, ma non siamo soddisfatti. Sappiamo che Mustang GTD ha ancora del potenziale inespresso. Torneremo”.

Nel frattempo, chi vuol rivivere le emozioni e il lavoro che hanno preceduto questa impresa, può farlo col docuvideo “The Road To The Ring”, disponibile nel box qui a fianco.

Ford Mustang Mach E: ecco le novità del 2025


Ford Mustang Mach E: ecco le novità del 2025

Cambiamenti in arrivo per gli interni e la parte tecnologica

Nuovo anno e tante novità per Ford Mustang Mach E. Nel comfort e nella tecnologia.

Si apre nel segno del cambiamento il 2025 di Ford Mustang Mach E, il primo SUV elettrico dell’Ovale Blu, che nei prossimi mesi si presenterà al pubblico con dei cambiamenti interessanti.

Il principale riguarda la pompa di calore, che sarà presente su tutti gli allestimenti del modello (Mach E, Premium Standard range AWD, Premium Extended range RWD, Premium Extended range AWD) e ricalcherà la soluzione già presente sull’F-150 Lightning.

Migliorerà quindi l’efficienza di cattura o di espulsione dell’aria esterna, a seconda che si debba raffreddare o riscaldare l’abitacolo. Ciò garantirà un minor consumo della batteria e una sua maggior autonomia, soprattutto in caso di temperature esterne dai valori molto alti.

Rimanendo ancora un attimo all’interno, si potrà ammirare il nuovo design del cambio. Su tutti i modelli di Mustang Mach E la leva sarà installata sul piantone dello sterzo, riprendendo il concetto utilizzato per il Ford Custom, in modo da aumentare lo spazio della parte anteriore.

Come spiega Donna Dickson, ingegnere capo di Ford Mustang Mach-E, queste novità sono state introdotte tenendo conto anche delle richieste degli utenti. “Abbiamo costruito forti relazioni con i nostri clienti negli ultimi quattro anni e continuiamo a fare aggiornamenti in base al loro feedback. Vogliamo dare loro la migliore versione di Mustang Mach-E e da ciò nasce l’idea della nuova pompa di calore e di maggiore spazio interno nella parte anteriore”.

Un’altra importante novità di Ford Mustang Mach-E 2025 riguarda la parte tecnologica. Dove sarà installata una versione aggiornata del Blue Cruise 1.5. Il sistema di guida senza mani sarà dotato dell’opzione del cambio automatico di corsia. Per cui, in presenza di una vettura troppo lenta o di un veicolo particolarmente vicino in corsia di sorpasso, il Blue Cruise 1.5 entrerà in funzione. E procederà al cambio di corsia senza alcun intervento del conducente. Così da garantire una guida sicura e confortevole.

Inoltre, sulla Ford Mustang Mach E del 2025 cambierà anche il Ford Connectivity Package, che sarà dotato di un hotspot WiFi utilizzabile fino a un massimo di dieci dispositivi. Tramite lo schermo dell’infotainment sarà sempre possibile accedere alle app del servizio come il pianificatore di viaggio e la guida al percorso.

Infine, orecchie dritte anche per gli amanti della guida sportiva. Perché Mustang Mach E 2025 presenterà delle novità esclusive per gli allestimenti della versione Premium. Come la griglia anteriore, ispirata alla versione GT. Oppure le pinze dei freni marca “Brembo” interamente rosse e le ruote nere monocromatiche da diciannove pollici. Senza dimenticare gli interni con cuciture rosse a contrasto, i pedali sportivi e i sedili con ventilazione.

Per altre informazioni, come la prima data disponibile per ordinare Ford Mustang Mach E 2025 , che nelle vendite del 2024 ha

Auto elettrica e riciclo delle batterie: svolta in arrivo?


Auto elettrica e riciclo delle batterie: svolta in arrivo?

Dalla Spagna e dalla Cina due interessanti idee per il futuro

E venne il giorno del riciclo. O almeno così sembra. Tanto che per alcuni si può parlare di svolta. Perché uno dei più grandi ostacoli alla diffusione e all’affermazione dell’auto elettrica, a parte la disomogenea distribuzione sul territorio delle colonnine di ricarica, è da sempre legato allo smaltimento delle batterie. Un problema fonte dell’inevitabile e ciclica domanda: che cosa fare una volta che si sono esaurite?

A più riprese l’idea della loro eliminazione si è scontrata con le conseguenze a livello di impatto ambientale. E l’alternativa proposta, quella di una loro riutilizzazione, non è mai stata accompagnata da proposte concrete. Quelle che invece adesso sorgono all’orizzonte. Per la precisione, su due versanti. Uno europeo e l’altro asiatico.

Partiamo dal Vecchio Continente, precisamente da Alicante, sud della Spagna. Dove “GDV Mobility”, società da alcuni anni impegnata nel campo della mobilità sostenibile, ha annunciato la costruzione di una gigafactory dedicata all’economia circolare. La prima in Europa. Chiaro il suo obiettivo: porre la Spagna all’avanguardia nella sostenibilità per i veicoli green. E tra le sue aspettative c’è anche quella di restituire nuova vita alle batterie elettriche. In almeno due modi. Il primo prevede la loro rigenerazione, qualora siano ancora in buone condizioni. L’altro, invece, la loro riutilizzazione per la creazione di gigantesche batterie stazionarie, cioè dispositivi di stoccaggio energetico, oppure il loro smaltimento per recuperare i metalli di valore al loro interno. Come il litio.

I risultati sono già incoraggianti. Perché a settembre del 2024 l’azienda ha lanciato sul mercato “G-One”, batteria stazionaria da 7  megawatt. Per realizzarla, si è provveduto al riciclo di batterie utilizzate provenienti da tutta Europa. Queste sono state assemblate in 484 moduli da 14 kW per un’operazione che ha consentito la riduzione dei costi di smaltimento tra il 40 e il 60% rispetto ai metodi convenzionali.

Dall’Europa all’Asia. Un impegno simile a quello di “GDV Mobility” sul fronte del riciclo delle batterie è quello messo in atto da CATL (Contemporary Amperex Technology Co. Limited), la multinazionale cinese specializzata nella costruzione di batterie al litio, prima al mondo nel settore.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statunitense “Bloomberg”, il colosso asiatico sarebbe intenzionato ad aprire entro la fine del 2025 uno stabilimento in Ungheria per la costruzione di impianti in cui riciclare i propri prodotti, una volta arrivati alla fine del proprio ciclo di vita.

L’intenzione però sarebbe quella di non fermarsi al Paese magiaro, ma di allargare la presenza anche in altre nazioni del Vecchio Continente. Almeno secondo le parole di Jason Chen, il responsabile di CATL nel nostro continente, che ha dichiarato come sarebbero in corso colloqui con diversi governi, intenzionati ad avere CATL sul proprio territorio.

Iniziative come queste, oltre a rappresentare una spinta a favore della diffusione dell’auto elettrica, richiamano alla mente

Il nuovo Codice della Strada è realtà!


Il nuovo Codice della Strada è realtà!

Dopo due anni di attesa, dal 14 dicembre sanzioni severe

per alcol, droga ed eccesso di velocità

Habemus codicem! Non si può che salutare con un’esclamazione solenne e liberatoria, il nuovo codice della strada. Divenuto realtà il 20 novembre 2024, quando è stato approvato dal Senato con 87 voti favorevoli, 43 contrari e un astenuto.

Il provvedimento è comparso sulla Gazzetta Ufficiale il 29 novembre (Serie Generale n. 280). Come da protocollo le nuove norme sono entrate in vigore quindici giorni dopo la loro pubblicazione, cioè lo scorso 14 dicembre.

La Legge 177 pone fine a un iter lungo quasi due anni. Proposta alla fine del 2022, dopo l’insediamento dell’attuale legislatura, con squilli di tromba e fanfare come colonna sonora a un’approvazione pressoché immediata, è invece andata incontro a più di una posticipazione. Tanto che le riforme previste sembravano destinate a rimanere un miraggio.

Così non è stato e la fine di questa attesa sancisce l’introduzione di una serie di sanzioni molto severe in materia di alcol, droga, velocità e uso del cellulare. Da ora in avanti infrazioni di questo tipo saranno punite con multe molto salate.

Ma vediamo in quali termini:

  • Alcol: causa di molte tragedie al volante, da ora in avanti la guida in stato di ebbrezza costerà molto caro agli automobilisti. Tra 0,5 e 0,8 grammi di alcol per litro di sangue, si avranno pene pecuniarie comprese tra i 573 e 2.170 euro oltre alla sospensione della patente da tre a sei mesi. Se il valore dell’alcol nel sangue salirà a 1,5 grammi, scatteranno l’arresto fino a sei mesi, multe tra gli 800 a 3.200 euro e il ritiro della patente fino a un anno. Oltre questa soglia, insieme all’arresto fino a un anno, penali fino a 6.000 euro e la sospensione della patente fino a due anni.
  • Droga: In caso di positività ai test per sostanze stupefacenti o psicotrope, la revoca della patente sarà automatica e la sospensione durerà tre anni, senza necessità di accertare la presenza di alterazioni psicofisiche.
  • Velocità: In caso di eccesso di velocità, le sanzioni arriveranno a 3.300 euro. Per chi supera i limiti di oltre 10 km/h, le multe saranno comprese in una forbice tra i 173 e i 694 euro. Se l’infrazione sarà compresa tra 40 e 60 km/h, spazieranno da un minimo di 543 a un massimo di 2.170 euro, con sospensione della patente da uno a tre mesi. Per velocità superiori ai 60 km/h, penali tra gli 845 e i 3.382 euro, con sospensione della licenza di guida fino a un anno.
  • Uso del cellulare: Chi sarà sorpreso al telefono durante la guida, dovrà pagare una multa tra i 250 e i 1.000 euro e, per chi possiede almeno 10 punti sulla patente, scatterà la sospensione automatica per una settimana. Se i punti

Ford Puma “Gen E”: un salto nel futuro


Ford Puma “Gen E”: un salto nel futuro

Il modello dell’Ovale Blu più venduto in Europa ora è anche full electric

Ford Puma balza nel futuro. E lo fa con potenza, slancio ed energia. Tanta. Almeno fino a 168 CV. Quelli garantiti da “Gen E“, la versione interamente elettrica di questo crossover sportivo, il più venduto da Ford in Europa, che è stato presentato a Colonia lo scorso 3 dicembre e che sarà disponibile sui mercati a partire dalla fine di febbraio del 2025.

Aperto con i restyling dei modelli più gettonati della sua gamma, come Ford Kuga e la stessa Ford Puma in modalità ibrida, il 2024 dell’Ovale Blu si chiude con l’aggiunta di un altro tassello al suo mosaico della mobilità sostenibile. Perché Ford Puma “Gen E” si aggiunge al Nuovo Ford Explorer elettrico e al ritorno di quel “Mito” chiamato Ford Capri, di nuovo su strada dopo quasi quarant’anni in una veste totalmente rinnovata.

La marcia verso la completa elettrificazione della propria flotta procede dunque secondo i programmi. E “Gen E” può definirsi la ciliegina sulla torta. Perché, pur avendo un’anima elettrica e non più a benzina, conferma le peculiarità che hanno reso Ford Puma un’icona delle quattro ruote. E cioè, potenza, estetica e comodità.

Il merito spetta innanzitutto al motore elettrico, vero e proprio straordinario combinato di prestazioni e risparmio. La batteria da 43,6 kW/h a ioni di litio consente di raggiungere i 160 km/h come velocità massima, la stessa della Ford Puma ibrida, senza inficiare sui consumi. Basti pensare che per 100 km di strada si disperdono soltanto 13.1 kW/h. Al punto che con una sola ricarica di Ford Puma “Gen E” potrete percorrere fino a 376 km di autostrada. Per farsi un’idea, è come fare Torino-Genova andata e ritorno.

Ancora più lunga l’autonomia cittadina. Per le strade urbane, infatti, Ford ha stimato che Puma “Gen E” è in grado di arrivare a coprire 524 km prima di fare tappa a una colonnina di ricarica. Dove il pieno di energia avviene in tempi formidabili. Sono sufficienti poco meno di 23′ per arrivare all’80% di efficienza della batteria. Mentre con soli 10′ si può già disporre di un’alimentazione che ci consente di coprire tra i 120 e 130 km.

Tanta bontà prestazionale farebbe pensare a un abitacolo preda di una batteria dalle dimensioni gigantesche a spese degli interni. Invece non è così. Perché Ford Puma “Gen E” stupisce con la spaziosità del suo bagagliaio, dotato di una capienza complessiva che arriva a 566 litri. Il MegaBox di Ford Puma qui diventa GigaBox, grazie a un 50% di spazio in più con il sottofondo utilizzabile senza bisogno di abbassare i sedili posteriori. E non si deve dimenticare anche i 43 litri del frunk anteriore, ricavato dallo spazio lasciato libero dal motore a benzina.

La maggior spaziosità va a braccetto con una rinnovata eleganza dell’abitacolo. Sedili anteriori

Eliška Junková: la regina della velocità


Eliška Junková: la regina della velocità

Storia della prima donna vincitrice di un gran premio automobilistico

Quando l’amore fa sbocciare un talento che non si pensava di possedere. Al punto da divenire la prima donna di sempre a vincere un gran premio di automobilismo ed essere ribattezzata “la regina della velocità“. È la storia di Eliška Junková, pilota cecoslovacca del secolo scorso, autrice di altre indelebili pagine a tinte rosa del “Grande Libro” delle quattro ruote.

Su questo blog avrete letto come diversi punti fermi delle nostre vetture siano figli dell’intuito femminile. Dallo specchietto retrovisore pensato da Dorothy Levitt al tergicristallo di Mary Anderson per finire al riscaldamento di Margaret Ann Wilcox. Più complesso invece il rapporto tra le donne e il motorsport, binomio tra i più snobbati dal microcosmo motoristico maschile, che ha sempre ritenuto il genere femminile non all’altezza per competere.

Un pregiudizio sconfitto all’alba delle corse da questa signora nata il 16 novembre del 1900 a Olomuc, piccola città dell’allora Moravia che di lì a poco sarebbe stata inglobata nella neonata Cecoslovacchia.

All’anagrafe era però Alžběta Pospíšilová. Un nome che non aveva niente a che vedere con quello che l’avrebbe resa celebre. Sesta di otto figli, da piccola era stata soprannominata smíšek, “sorriso”, per l’espressione sempre radiosa del suo volto. Con la quale ha affrontato tutte le sfide di una vita romanzesca.

All’indomani della Prima Guerra Mondiale, Alžběta, non ancora Eliška, trovò lavoro nella filiale della “Banca di Credito di Praga” della sua città grazie alla sua ottima conoscenza delle lingue straniere. Contemporaneamente, conobbe un giovane banchiere, Vincenc “Čeněk” Junek, che presto divenne suo marito. Dopo il matrimonio, oltre ad assumerne il cognome declinato al femminile (Junková), cambiò anche il suo nome in Eliška.

Per lavoro Junková viaggiò molto. Fino a sistemarsi a Parigi, nel 1922, per ricongiungersi con l’amato consorte che, nel frattempo, era diventato tanto ricco quanto necessario per dare forma al suo amore per le corse automobilistiche. Una passione contagiosa. Perché anche Eliška ne rimase stregata. E una volta rientrati a Praga, prese lezioni di guida in clandestinità per ottenere la patente, dopodiché iniziò ad assistere il coniuge alle gare come meccanico. Ma i postumi di una ferita alla mano rimediata nel conflitto bellico lo costrinsero a interrompere l’attività.

Eliška decise allora di sostituirlo e il suo debutto al volante lasciò tutti a bocca aperta. Nel 1924 vinse la “Lochotín-Třemošná”, una delle più celebri competizioni locali dell’epoca. Si ripeté l’anno successivo, aggiudicandosene un’altra di analoga fama, la “Zbraslav-Jíloviště”, al volante di una Bugatti. Proprio col costruttore milanese lei e il marito strinsero una forte amicizia.

Nel 1926 arrivò la ribalta internazionale con la vittoria, a bordo di una Bugatti T35B sullo storico tracciato del Nürburgring, la mitica Nordschleife (21 km), nella classe due litri. Questo successo fece di lei la prima donna a vincere un gran premio e la consacrò agli occhi di stampa e

Come si guida un’auto ibrida? Ecco perché è importante saperlo


Come si guida un’auto ibrida? Ecco perché è importante saperlo

Quali vantaggi e differenze rispetto all’auto a motore termico?

Spesso non conta ciò che fai, ma come lo fai. Parole che si ritrovano anche nelle modalità di guida di un’auto ibrida. Un tema più importante di quel che può sembrare. Tanto che sarebbe un errore non dedicargli la dovuta attenzione. Perché l’alimentazione elettrica sarà l’anima della mobilità del futuro e tutti noi saremo chiamati a misurarci con essa.

Per cui più conoscenze in materia abbiamo, maggiore sarà la nostra consapevolezza nel suo utilizzo e la capacità di beneficiare dei suoi vantaggi.

Ma prima di andare a scoprirli, ricordiamo la divisione in tre fasce delle vetture ibride: mild hybrid, full hybrid e plug-in hybrid. Ad accomunarle, lo sfruttamento della frenata rigenerativa per caricare la batteria.

Come avviene per la Nuova Ford Kuga Full Hybrid, protagonista di questo video disponibile sul nostro canale “Tik Tok” (clicca qui per vederlo).

La striscia illuminata che vedete sul suo cruscotto è l’indicatore dell’ibrido. Segnala la modalità nella quale sta viaggiando il veicolo. Quando è bianco, significa che sono attivi entrambi i motori: elettrico e a benzina. Quando si colora di blu, solo quello elettrico. Mentre quando si accende di verde, significa che è in ricarica. Cioè, che ogni volta che allentiamo la pressione dall’acceleratore o freniamo, si innesta il processo della frenata rigenerativa a beneficio della batteria.

A fare la differenza, è il movimento del piede. Più parzializzeremo la frenata, oppure doseremo l’accelerazione, più usufruiremo di un guadagno di energia. Ciò avviene soprattutto in città, dove i rallentamenti e gli stop sono più frequenti a causa della limitata velocità di percorrenza, del traffico, dei semafori, dei parcheggi o degli attraversamenti pedonali.

Se, per esempio, vediamo in lontananza un semaforo rosso e scegliamo una frenata secca quando ne siamo in prossimità, l’auto si arresterà senza però avviare il processo di recupero dell’energia.  In questo modo però non andremmo a sfruttare l’unità elettrica e non beneficeremo del boost di energia che ricarica la batteria.

Invece, se nella stessa situazione, inizio a decelerare a circa duecento metri dal semaforo per poi iniziare a frenare con dolcezza man-mano che mi avvicino, la nostra auto passerà automaticamente in modalità elettrica guadagnando in consumi, che saranno molto più bassi, e ricaricando la batteria.

L’uso della logica è fondamentale per guidare questa tipologia di auto. Altrimenti non ha senso. Anche perché queste dinamiche valgono anche sui modelli plug-in hybrid e full electric.

In particolare, nelle full electric si potrà massimizzare la frenata rigenerativa grazie alla guida “one pedal”. Come avviene sulla nuova Mustang Mach-E. Si tratta di una modalità di guida che, una volta inserita, consentirà attraverso il solo movimento sul pedale dell’acceleratore, di attivare gli stop e di andare a frenare regolando la velocità dell’auto.

Ma quali sono i vantaggi di un’auto ibrida? La risposta è nel segno della sostenibilità: allungare la vita

Con il “PickUp & Delivery” di Authos la vostra auto è in ottime mani


Con il “PickUp & Delivery” di Authos la vostra auto è in ottime mani

Per tagliando e manutenzione adesso saremo noi a venire da voi

Con Authos la vostra auto è in ottime mani. Sempre. E il merito è del nostro ultimo servizio: il “PickUp & Delivery“. Vale a dire la possibilità di ottenere un intervento sulla vostra vettura senza l’obbligo di portarla in officina.

Se vi starete domandando come sia possibile, la risposta è semplice: penseremo a tutto noi. E il merito è proprio di questa ultima, ma solo in ordine di tempo, idea del nostro presidente e CEO, Francesco Di Ciommo. Ed è figlia di uno degli assi portanti della nostra filosofia: andare incontro alle esigenze del cliente.

Il “PickUp & Delivery” nasce infatti con uno sguardo agli stili di vita del presente. Sempre più differenti l’uno dall’altro e dai ritmi quotidiani così frenetici che rendono spesso inconciliabili i nostri impegni. 

Come recarsi in officina per un problema improvviso alla nostra auto o per un controllo di routine come il tagliando. Per cui, perché non mettere a punto una soluzione che, invece di aspettare le persone, vada loro incontro?

Il funzionamento del “PickUp & Delivery” è pratico e semplice. Voi non dovrete fare nulla, se non concordare il luogo e l’orario nei quali lasciare la vostra auto e attendere che uno dei driver incaricati venga a ritirarla. Un servizio che potete prenotare cliccando direttamente su questa pagina e seguendo le indicazioni.

Una volta lasciati i vostri dati, riceverete una mail di conferma con la fotografia del driver incaricato di ritirare la vettura. Quando vi incontrerete, oltre a lasciargli le chiavi del veicolo, eseguirete anche il verbale con lo stato di uso del veicolo che consente di visualizzare eventuali danni. Dopodiché sarà attivata l’assicurazione “Kasko” e  il mezzo sarà condotto presso una delle nostre officine, nella quale si eseguiranno le operazioni previste. 

Terminato il lavoro, riceverete per mail la fattura con il pagamento. Una volta corrisposto l’importo, per il quale si potranno utilizzare diverse modalità di pagamento (tra i quali anche Satispay, Paypal e Klarna), il driver vi farà trovare l’auto nel luogo concordato. 

Per i possessori di una Ford il servizio è gratuito per tratte di quindici chilometri (15 km) per tratta. Dai quindici (15 km) ai trenta (30 km) chilometri pertratta, il suo costo complessivo (andata e ritorno) sarà di 49 euro. Mentre dai trenta (30 km) ai sessanta (60 km) chilometri di tragitto, si spenderanno 69 euro tra andata e ritorno. 

Come accennato però, il “PickUp & Delivery” è flessibile. Si potrà quindi scegliere anche il solo ritiro (“PickUp”) o

Il Salone di Parigi e il ritorno di Ford


Il Salone di Parigi e il ritorno di Ford

L’Ovale Blu fa il suo rientro nella celebre kermesse europea

Novanta volte Parigi e la “prima” di Ford. Da lunedì 14 a domenica 20 ottobre la capitale francese ospiterà il Salone dell’Auto. Un appuntamento storico e importante per il mondo delle quattro ruote, che ritorna all’ombra della Tour Eiffel dopo l’edizione del 2022. Questo perché, all’indomani della pandemia, la kermesse si svolge oltralpe solo negli anni pari, alternandosi con il Salone dell’Auto di Monaco di Baviera in quelli dispari.

L’edizione 2024 è molto attesa. E i motivi sono connessi ai partecipanti. Perché al “Paris Expo Porte de Versailles”, nei pressi della famosa reggia, saranno esposti tutti i più celebri marchi dell’automotive. Fra di essi ci sarà anche Ford, la cui presenza avrà un sapore speciale poiché si tratta della prima volta dopo l’interruzione della manifestazione a causa del Covid. E per l’Ovale Blu si prospetta un rientro da assoluto protagonista con l’intera gamma dei suoi veicoli ibridi ed elettrici.

In uno stand che avrà il viaggio nel tempo rivolto al futuro come tema, sarà possibile innanzitutto ammirare le novità di questo 2024.

A cominciare dalla fiammante Nuova Ford Capri, il SUV sportivo e dal nome iconico, dotato di tecnologie all’avanguardia e di un’anima elettrica. Un mix che lo renderà oggetto delle attenzioni del pubblico. Oltre a farne uno dei modelli più richiesti sul mercato nei prossimi mesi.

Sempre nel segno delle zero emissioni anche altre due meraviglie della casa automobilistica statunitense. Il Nuovo Ford Explorer full electric, lanciato ufficialmente da Ford lo scorso 6 dicembre, e la Mustang Mach-E. Quest’ultima si presenterà con il “livello 2” del Blue Cruise (la tecnologia di guida assistita), grazie al quale si potrà condurla senza mani, ma mantenendo gli occhi sulla strada.

Per quanto riguarda invece la parte ibrida, al Salone di Parigi Ford esporrà Ford Puma e Ford Kuga nelle loro versioni rinnovate, di cui vi abbiamo parlato nei mesi precedenti. Insieme a loro, anche il Nuovo Ford Ranger Plug-in hybrid (PHEV). Uno dei pick-up iconici dell’Ovale Blu, che sarà disponibile sul mercato nei prossimi mesi e che, grazie alla batteria da 11,8 kWh, garantirà almeno cinquanta chilometri in modalità elettrica.

Non soltanto vetture. Nella settimana parigina Ford darà spazio anche ai suoi veicoli commerciali con la divisione Ford Pro. In esposizione il pubblico troverà l’E-Tourneo Custom (con batteria da 64 kWh e un’autonomia di 325 km) e la versione monovolume dell’E-Tourneo Courier.

La scelta di essere presente con soli modelli a zero emissioni risponde alla volontà, da parte del colosso di Detroit, di rinnovare pubblicamente il suo obiettivo: il raggiungimento entro il 2035 di un prodotto 100% elettrico.

Non mancano quindi i presupposti perché l’Ovale Blu reciti un ruolo di prim’attore su questo nobile palcoscenico. Nato nel 1898 per volontà del francese Jules-Albert De Dion, appassionato di automobili, come “Exposiciòn International de

Nuova Ford Capri: il ritorno del mito


Nuova Ford Capri: il ritorno del mito 

Sarà un SUV coupé dall’animo interamente elettrico

Tra le numerose notizie del 2024 di Ford, una è destinata a rimanere in prima pagina anche nei prossimi mesi e fino alla conclusione dell’anno: il ritorno sul mercato di Ford Capri. Un nome, un mito per tutti gli appassionati. Perché riporta la memoria agli anni Settanta del secolo scorso e a quel modello fonte di emozioni e brividi. Al punto da essere ribattezzato la “Mustang d’Europa”.

Dal 1969 al 1986, la creatura uscita dalla matita dell’americano Philip T. Clarke, pensata proprio per il Vecchio Continente, ebbe un successo strepitoso in termini di vendite (quasi 2 milioni). E divenne un’icona dell’Ovale Blu grazie anche alle affermazioni in campo sportivo, dove conquistò tre campionati Europeo Turismo e due “24 Ore di Spa“, una delle più celebri corse endurance.

Fascino e velocità, dunque. Destinati di nuovo a scorrere sulle schiene e nel cuore di milioni di persone per merito della Nuova Ford Capri. Tutt’altro che un’operazione vintage o amarcord. Perché siamo in presenza di un SUV dall’anima sportiva, dotato di tecnologie all’avanguardia e di un’anima interamente elettrica che ne fanno un simbolo dei tempi che stiamo vivendo.

Disponibile nella versione normale e in quella Premium, la Nuova Ford Capri si distingue innanzitutto per le sue prestazioni. Da 0 a 100 km/h in soli 6.4 secondi per merito delle sue batterie in grado di erogare una potenza di 210 kW (pari a 286 CV). Un vulcano di energia che vi permetterà di arrivare fino ai 180 km/h. A così tanta potenza si accompagna una elevata autonomia: 598 km! Per non parlare dei tempi di ricarica, che con la soluzione più veloce vi consentiranno di fare il pieno alle vostre batterie in soli 28 minuti!

Se negli anni Settanta Ford Capri stregò per le sue forme, anche la sua erede non sarà da meno in quanto a magnetismo. Merito dei suoi esterni, accattivanti ed evocatori di slancio e atletismo, che la rendono un rapace della strada. E a impreziosire il suo fascino, fari Matrix Full Led all’anteriore ed eleganti fanali posteriori pronti a brillare nell’oscurità. Immancabili anche i cerchi in lega, a vostra scelta nelle dimensioni fino a 21″.

Se ci spostiamo nell’abitacolo, intanto abbiamo il preziosismo del logo di Ford Capri in rilievo sui sedili. Questi sono riscaldabili, regolabili in dodici direzioni e integrati da poggiatesta con funziona massaggiante. E garanzia di comfort.

Straordinaria anche la capacità del bagagliaio: 572 litri per sistemare al meglio le vostre valigie.

Anche una volta al volante vi sembrerà di essere in un sogno. Perché potrete scegliere fra cinque modalità di guida. Oltre a Normale, ECO, o Traction (quest’ultima solo nei modelli AWD), potrete optare per la Individual, che consente di impostare lo sterzo e la risposta dell’acceleratore, e la Sport. Per sentirsi ancora di più protagonisti e assaporare a fondo le